Da luglio a ottobre, o comunque fino a quando non inizia la stagione delle piogge nella parte sud dell’ecosistema del Serengeti, la Migrazione staziona nel Serengeti Mara e nel Masai Mara, dove i pascoli sono sempre verdi e, grazie al fiume Mara, l’acqua è sempre disponibile.
Qui i pascoli sono meno nutrienti rispetto al Sud del Serengeti e alla Conservation Area del Ngorongoro poiché il terreno contiene meno sali minerali, però grazie a sporadici acquazzoni, sono una costante riserva di cibo, a differenza del resto dell’area dell’ecosistema del Serengeti che in questo periodo è completamente secca.
Le mandrie in questo periodo non restano ferme e coese in un punto ma continuano a spostarsi sparpagliandosi all’interno di quest’area, il motivo di questi continui spostamenti è dovuto allo sfruttamento di un pascolo e la conseguente ricerca dei pascoli nuovi, nell’attesa che i pascoli già sfruttati si rigenerino.
In questo continuo muoversi si trovano diverse volte ad attraversare il fiume Mara che, con le sue anse, fa da ostacolo al movimento delle mandrie.
Il crossing è uno dei momenti più delicati e pericolosi della migrazione poiché si deve cercare il punto migliore per effettuare l’attraversamento.
Questo significa analizzare tutti gli aspetti, come la ripidità delle sponde, la presenza di vegetazione, la profondità dell’acqua e la sua velocità e cercare di individuare predatori sia fuori sia dentro l’acqua.
Dove è possibile avvistare le mandrie della Grande Migrazione al pascolo nel nord del Serengeti e nel Masai Mara
Lobo: un’area molto scenica del Serengeti con grandi kopjes, qui alcune mandrie, restie ad attraversare il fiume Mara, sostano per tutta o per buona parte la permanenza in questa zona. Qui vivono anche leoni, leopardi, bufali, elefanti e diverse specie di gazzelle.
Serengeti Mara e Triangolo di Lamai: questa è l’area più a nord del Parco Nazionale del Serengeti, al confine con la Riserva del Masai Mara in Kenya, a cui assomiglia molto come conformazione, in prevalenza pianeggiante con grandi pascoli e qualche cespuglio e albero. Il fiume Mara ha un ruolo da protagonista e, con le sue anse, domina il paesaggio. Qui vivono ghepardi, leoni, leopardi, iene, diverse specie di antilopi e qualche elefante.
Masai Mara: è il naturale proseguimento del Serengeti Mara con dolci colline e verdi pascoli con arbusti e alberi. Qui c’è un alta concentrazione di animali, soprattutto predatori come leoni, leopardi, iene e ghepardi che per tutto l’anno attendono l’arrivo della migrazione; ci sono anche molto erbivori, oltre a gnu e zebre, come giraffe, elefanti, bufali e molte specie di antilopi e gazzelle. Nel fiume Mara vivono branchi di ippopotami e coccodrilli del Nilo sempre in agguato.
I momenti e le tappe del viaggio della Grande Migrazione nell’Ecosistema del Serengeti
- Le nascite e lo svezzamento dei cuccioli
- L’inizio del viaggio
- Gli accoppiamenti
- L’attraversamento del fiume Grumeti e del fiume Mara
- La crescita dei cuccioli e le nuove gravidanze
- Il ritorno ai pascoli fertili a Sud
Mappa della Grande Migrazione nel Parco Nazionale del Serengeti – Illustration Credits: Marco Dal Molin – marcodalmolin.it