Lo sai che il tasso del miele non ha paura di niente e di nessuno?

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La famosa rivista Scientific American tempo fa ha pubblicato un articolo nel quale affermava che il mammifero più aggressivo del mondo non era la tigre, il leone o chissà quale altro predatore, ma il tasso del miele

Anche il Guinness dei Primati ha attribuito al tasso del miele (honey badger) il primato di animale più impavido del mondo mentre il National Geographic lo definisce come l’animale più cattivo del mondo.

La pessima reputazione del tasso del miele è più che giustificata, ha un atteggiamento spavaldo e da duro, è il vero bullo della savana africana.

Il tasso del miele ha un’altezza che va da 23 cm a 28 cm, una lunghezza da 55 cm a 77 cm e un peso inferiore ai 16 kg, ma, nonostante le sue dimensioni ridotte, è dotato di grande forza, ha una mascella fortissima, denti affilati, artigli lunghissimi e un sistema di difesa simile a quello della puzzola, che gli permette di emettere secrezioni dalla puzza terribile.

Il tasso di miele, o ratele, il cui nome scientifico è Mellivora capensis, fa parte della famiglia dei Mustelidi, questa famiglia comprende anche le lontre, le donnole e i ghiottoni, un gruppo di animali tutti piuttosto aggressivi.

Questa innata aggressività fa si che il tasso del miele non tema praticamente nulla, numerosi video e divere testimonianze dei ranger dei parchi nazionali e delle riserve dimostrano come il tasso del miele riesca a reggere il confronto con un branco di leoni o con i bufali o altri animali più potenti e più grandi fino a 10 volte la sua stazza.

Il tasso del miele ha una pelle molto spessa e dura, rivestita da una fitta pelliccia, una sorta di armatura che lo protegge anche dai morsi dei leoni che difficilmente riescono a lacerare la sua pelle.

Inoltre il tasso del miele riesce letteralmente a girarsi all’interno della sua pelle; infatti, oltre ad essere spessa, la pelle del ratele risulta quasi separata dal suo corpo e permette all’animale, se viene catturato da un predatore che lo trattiene per la pelle, di girarsi all’interno di essa e di passare al contrattacco, mordendo e graffiando il muso dell’assalitore.

In realtà il tasso del miele è portato ad evitare gli scontri potenzialmente pericolosi, ma spesso capita che si imbatta in altri animali perché sorpreso all’improvviso mentre scava in cerca di cibo, inoltre spesso non riesce ad udire per tempo l’avvicinarsi di un potenziale pericolo e la vista poco sviluppata non l’aiuta; in tutti questi casi il confronto è inevitabile ed il tasso del miele attacca senza tregua ringhiando e senza mai indietreggiare.

L’incredibile sistema immunitario del tasso del miele lo rende anche immune al veleno dei serpenti e di altri rettili, perfino il micidiale veleno del King Cobra e della vipera soffiante o Puff Adder hanno poco effetto sul tasso, che solitamente accusa solo un temporaneo stordimento, superato il quale continuerà la caccia ai rettili fino a quando non li avrà uccisi per poi mangiarli.

Lo stesso sistema difensivo lo protegge anche dalle punture delle api che difendono il loro alveare dagli attacchi del tasso del miele; questo piccolo mammifero deve il suo nome proprio al fatto che ama mangiare il miele e le larve di api.

Per trovare gli alveari il tasso del miele ha sviluppato una relazione simbiotica con l’indicatore del miele, o honeyguide, un uccello noto per indicare con dei fischi la presenza e la posizione degli alveari selvatici. 

L’uccello conduce il tasso del miele alla ghiotta ricompensa, quando il ratele trova l’alveare lo saccheggia divorando le api ed estraendo il favo; quando il tasso termina la sua scorpacciata l’uccello mangia le rimanenti api, ormai morte, e i pezzi di favo, ottenendo così la meritata ricompensa.

Non è stato ancora accertato se il tasso in realtà utilizzi anche le soffocanti secrezioni delle sue ghiandole anali per stordire e mettere in fuga le api.

Il tasso di miele è onnivoro e, oltre al miele e alle api, mangia praticamente di tutto: carogne, scorpioni, serpenti, uccelli, topi e persino animali più grandi, come antilopi e bufali; mangia anche alcuni fiori e frutti da cui, soprattutto in zone aride, gli consentono di ottenere dei liquidi.

Il tasso del miele caccia alcune prede in un modo piuttosto bizzarro e crudele: grazie alla sua mascella potente e i denti affilati morde lo scroto delle loro vittime, questo punto molto ricco di vasi sanguigni, una volta ferito, fa perdere molto sangue all’animale che si indebolisce fino alla morte.

Concludendo i tassi di miele possono vivere praticamente ovunque, sono presenti nel Deserto del Kalahari in Namibia, in Botswana e in Sudafrica o nel Sahara, vivono nelle fitte foreste pluviali della Repubblica Democratica del Congo, nelle savane di Zambia, Zimbabwe, TanzaniaKenya, solo per nominarne alcuni; si sono adattati a vivere anche nelle steppe afro-alpine dell’Etiopia, così come al livello del mare anche se in realtà prediligono le zone più secche. 

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