La giraffa è l’animale più alto del mondo e la sua silhouette è inconfondibile: zampe lunghe e affusolate, un corpo massiccio e un lunghissimo collo.
Purtroppo però il collo della giraffa è troppo corto per raggiungere il suolo, o le sue zampe sono troppo lunghe, dipende dai punti di vista; per la giraffa mangiare non è un problema, perché si ciba di foglie e rametti dagli alberi che solo lei, con i suoi 5 metri di altezza, riesce a raggiungere, ma chinarsi per bere è davvero complicato.
Per bere la giraffa deve assumere una posizione molto goffa e scomoda; deve allargare le zampe anteriori e piegare un po’ le ginocchia, una volta assunta questa strana posizione può abbassare il collo fino a raggiungere la superficie dell’acqua.
Oltre ad essere una posizione scomoda è anche pericolosa per la giraffa poiché la rende vulnerabile agli attacchi dei predatori, infatti, chinate in quel modo per raggiungere l’acqua con le gambe divaricate, non sarebbero in grado di fuggire rapidamente qualora un predatore cercasse di attaccarla.
Quando una giraffa si sta abbeverando è il momento migliore per i predatori, sia terrestri sia acquatici, per provare un attacco.
Il collo della giraffa così straordinariamente vicino al terreno è un invito per i leoni che hanno una rara occasione per colpire alla giugulare l’animale più alto del mondo, mentre per i coccodrilli è l’unico momento per cercare di catturarla.
I coccodrilli, che si muovono silenziosi e invisibili sotto il livello dell’acqua, si avvicinano il più possibile alla giraffa e, quando sono a una distanza ragionevole, attaccano cercando di afferrare il muso della giraffa, impedendole così di assumere la posizione eretta, le fanno perdere l’equilibrio e la fanno cadere in avanti in acqua, dove, a quel punto, diventa una facile preda.
Per evitare di cadere vittima di attacchi fatali le giraffe si recano a bere in gruppo e fanno sempre a turno; mentre una giraffa beve le altre si guardano intorno e controllano che non ci siano predatori.
Fortunatamente la giraffa non è strettamente dipendente dall’acqua, può bere anche una sola volta ogni pochi giorni, e questo perchè riesce ad ottenere la maggior parte dell’acqua di cui necessita dalle foglie delle piante di cui si nutre.
Soprattutto durante il periodo delle piogge la giraffa riesce a sopperire al fabbisogno d’acqua grazie al cibo particolarmente ricco d’acqua, durante la stagione secca invece la situazione cambia e la giraffa deve bere almeno 40 litri d’acqua circa ogni tre giorni.
Anche in zone dove l’acqua è presente in abbondanza le giraffe non bevono regolarmente proprio per evitare di essere esposte al rischio di essere predate.
Inoltre la giraffa non si siede e non si sdraia quasi mai sempre per non rischiare la propria incolumità, infatti impiegherebbe troppo tempo a rialzarsi; la giraffa inoltre partorisce e dorme in piedi, facendo rapidi pisolini che durano solamente 5 minuti, per un massimo di 30 minuti al giorno di sonno.
La giraffa, quando si abbassa per bere, è esposta anche ad un altro rischio: il cervello infatti, quando la giraffa si abbassa verso il terreno, rischia di essere esposto ad un improvviso aumento della pressione sanguigna, che potrebbe causare un collasso e far cadere a terra l’animale svenuto.
Per evitare questo problema la natura ha dotato la giraffa di una struttura interna incredibile, nelle sue vene giugulari sono presenti alcune valvole che bloccano il flusso di ritorno del sangue, inoltre i vasi sanguigni hanno pareti elastiche che si dilatano e si restringono per gestire il cambio di flusso di sangue; queste valvole unidirezionali e l’elasticità delle vene impediscono che il sangue scorra troppo velocemente verso il cervello quando la giraffa si abbassa per bere.
Una curiosità: la NASA ha condotto ricerche sui vasi sanguigni delle giraffe per realizzare le tute spaziali.
Un’altra curiosità: nonostante la sua lunghezza, circa 180 cm, il collo della giraffa ha solo sette vertebre, lo stesso numero di vertebre di un collo umano e degli altri mammiferi.
Un’ultima curiosità: il cuore della giraffa adulta arriva a pesare 11 chilogrammi, è il cuore più grande di qualsiasi mammifero terrestre, l’enorme cuore serve per pompare 60 litri di sangue al minuto e deve essere sufficientemente forte per far si che il sangue raggiunga il cervello che si trova ad una altezza considerevole, per riuscire a far risalire il sangue lungo il collo il cuore sviluppa una forte pressione sanguigna, il doppio rispetto alla pressione di un essere umano medio.