Stiamo andando in Sudafrica e siamo a bordo del nostro volo per Johannesburg, ci siamo svegliati un paio d’ore prima dell’atterraggio, abbiamo dormito proprio bene e non vediamo l’ora di atterrare.
Non appena le hostess vedono che siamo svegli ci servono la colazione; un cappuccino e un croissant ci volevano proprio, adesso siamo pronti e contiamo i minuti che mancano all’atterraggio.
Arriviamo all’aeroporto OR Tambo di Johannesburg alle 10,00 del mattino, come prima cosa andiamo a fare l’immigrazione; siamo scesi per primi volando in business e quindi non troviamo coda e, in poco tempo, sbrighiamo le formalità.
Subito dopo andiamo a ritirare le valigie, che arrivano praticamente subito; per fortuna sono arrivate tutte le valigie, abbiamo diverse cose indispensabili all’interno e sarebbe stata una scocciatura se non fossero arrivate.
Usciamo e di fronte a noi c’è un muro di persone, sono tutte guide o omini degli autonoleggio che sono venuti a prendere i clienti; questa volta anche noi abbiamo qualcuno che ci aspetta, il nostro Dr. Livingstonesi trova da Bushlore per fare un check-up, quindi andremo a prenderlo direttamente lì.
Intercettiamo il tipo di Bushlore, che non si sa come sia possibile ma si ricorda benissimo di noi anche se ci ha visto 2 anni fa; ma prima di uscire dall’aeroporto andiamo all’ufficio di cambio e cambiamo Euro per Rand Sudafricani e prendiamo anche i Pula del Botswana.
Usciamo dall’aeroporto con il ragazzo di Bushlore, saliamo in auto con lui e partiamo, ci mettiamo circa mezz’ora per arrivare; non vediamo l’ora di rivedere il nostro Dr Livingstone.
Eccolo finalmente! E’ lì pronto per partire, è tutto bello pulito e bianco, chissà quanto durerà e chissà come tornerà; scattiamo una foto per fare il confronto quando torneremo tra un mese.
Incontriamo in nostro amico Dieter, che è colui che ci ha venduto la nostra auto e che si occupa di farci fare i check-up periodici, ci dice che hanno fatto tutti gli interventi che abbiamo richiesto e hanno fatto un controllo generale, ma ci sarebbe anche la seconda batteria da cambiare perché non tiene più; meglio cambiarla visto che quest’anno in molti posti non avremo la corrente.
Inoltre ci propone di istallare il pannello solare sul tetto, in modo da avere sempre la corrente, a prescindere della seconda batteria e delle colonnine dei campeggi, inoltre gli attacchi sarebbero all’interno della parte posteriore e quindi è molto più comodo ricaricare sia quando siamo fermi, sia mentre viaggiamo.
La seconda batteria la cambiamo subito ovviamente, mentre il pannello solare va istallato e serve tempo, quindi Dieter lo ordina e, quando finiremo il nostro giro, riporteremo qui il Dr. Livingstone per fare il lavoro.
Bene! A questo punto siamo pronti a partire, salutiamo Dieter e Bushlore; ci vediamo tra un mese!