Informazioni utili per un viaggio in Sudafrica

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Noi amiamo il Sudafrica e lo frequentiamo da diversi anni, oramai per noi è molto semplice organizzare un viaggio in questo meraviglioso paese africano, ma vorrei condividere qualche consiglio per coloro che stanno organizzando il loro primo viaggio.

Qui di seguito qualche consiglio su come pianificare, prenotare, viaggiare nel paese, dove andare, cosa evitare e cosa non perdere in Sudafrica.

Il periodo ideale per un viaggio in Sudafrica

Il Sudafrica è un paese molto esteso, è attraversato dal Tropico del Capricorno e presenta diversi habitat che, a loro volta, hanno climi differenti; quindi si può dire che non c’è un vero e proprio periodo migliore per visitare il Sudafrica ma, in base alla zona che si vuole visitare, ci sono mesi migliori e peggiori dal punto di vista climatico.

La Penisola del Capo, dove si trova anche la città di Cape Town, nella provincia del Western Cape, il clima è simile a quello mediterraneo, ma le stagioni sono inverse rispetto a quelle dell’emisfero boreale; quindi i mesi migliori sono i mesi estivi: da dicembre a marzo, le temperature dell’aria e dell’acqua sono più elevate e le giornate sono più lunghe; mentre per avvistare le balene il periodo migliore va da dicembre a dicembre.

La parte più settentrionale del Sudafrica, dove si trova la città di Johannesburg, il Kruger National Park e le province del Limpopo, del Mpumalanga, del Gautenge del North West ha un clima più tropicale ma smorzato dall’arido Deserto del Kalahari che si trova nelle vicinanze, quindi le estati (da dicembre a marzo) sono calde e un po’ umide mentre gli inverni (da giugno a settembre) sono miti e secchi.

La zona più orientale del Sudafrica è l’area che presenta il clima più tipicamente tropicale, le estati (da dicembre a marzo) sono calde, umide e piovose mentre gli inverni (da giugno a settembre) sono soleggiati e, anche se in minima parte, umidi; qui si trova iSimangaliso Wetlands Park, una grande area naturale che protegge oltre 200 km di costa fino al confine con il Mozambico.

Allontanandosi dalla costa il clima è sempre meno umido e piovoso, in quest’ultima area si trova il Hluhluwe-iMfolozi National Park e ci troviamo nella provincia del KwaZulu-Natal.

Nella parte occidentale della provincia del KwaZulu-Natal si trova la catena montuosa del Drakensberg dove in inverno (da giugno a settembre) il clima è rigido e spesso nevica e la temperatura scende sotto lo zero, mentre l’estate (da dicembre a marzo) è più mite.

Infine la zona che si trova a nord della penisola del Capo, la provincia del Northern Cape ha un clima semidesertico, gli inverni (da giugno a settembre) sono più freschi, o freddi nell’estremo nord, ma le precipitazioni sono scarse, mentre le estati (da dicembre a marzo) sono calde e soleggiate; qui si trova il deserto fiorito del Namaqwa, o Namaqua, il Kgalagadi Transfrontier Park, il Karoo National Park e diverse altre aree di conservazione.

Pianificare un viaggio in Sudafrica

Non è semplice pianificare un viaggio in Sudafrica ma il motivo non è perché il Sudafrica sia un paese difficile o complicato, ma perché ci sono così tante meraviglie naturali, culturali e storiche da scoprire che non è semplice fare una scelta.

Spesso chi approccia il Sudafrica per la prima volta opta per un itinerario classico: Cape Town, Garden Route e Parco Nazionale Kruger; questo percorso racchiude in sé le destinazioni più iconiche del Sudafrica ma non è di certo esaustivo.

Molti, come noi, si innamorano di questo paese e tornano più volte, e ogni volta si scoprono nuove meraviglie: il bacino del deserto del Kalahari, la zona desertica del Karoo, la zona tropicale orientale, l’altopiano centrale, le montagne del Drakesberg, le innumerevoli riserve naturali e parchi nazionali dove poter fare safari, trekking, hiking, canoa e altro ancora, le zone che hanno fatto la storia di questo giovane paese, la costa rocciosa occidentale e le spiagge orientali, le balene che si avvicinano alla costa nel mesi invernali, Cape Town con i suoi locali trendy e le township, l’area urbana di Johannesburg che include moltissimi quartieri, ognuno con una propria personalità, la Culla dell’Umanità (Crandle of Humankind) dove vennero ritrovati i resti di alcuni ominidi, le popolazioni locali, come gli Zulu, gli Ndebele, gli Xhosa e tanti altri che, ancora oggi, sono fortemente legati alla loro cultura tribale, la zona dei vini nella Penisola del Capo che presenta i più belli esempi dello stile architettonico Olandese del Capo, e molto altro ancora.

Difficile, molto difficile, sceglie e impossibile vedere tutto in un unico viaggio, quindi, come me, vi ritroverete a voler tornare e a ritornare in Sudafrica.

Viaggio self drive in Sudafrica

Il Sudafrica è un paese relativamente facile da visitare, ha una rete stradale con una buona manutenzione e quasi tutte le strade sono in buone condizioni; questo rende facile guidare da soli, i self drive infatti sono molto diffusi, una accortezza però: la guida è a sinistra, quindi se non si è avvezzi a guidare nell’altro senso di marcia bisogna prestare un po’ di attenzione, soprattutto i primi giorni.

Ma quale auto noleggiare in Sudafrica? Dipende dall’itinerario scelto e da cosa si vuole visitare.

Per le strade principali del paese si può noleggiare un’auto normale o un SUV, le strade sono asfaltate e in buone condizioni; anche per entrare in alcuni parchi nazionali non servono auto particolari.

Ma se è vostra intenzione fare un viaggio avventuroso, percorrere strade secondarie o perdervi sui monti del Drakensberg, nelle sabbie costiere di iSimangaliso Wetlands Park o sulle piste solo per 4×4 di alcuni parchi nazionali e riserve, come ad esempio nel Karoo National Park o nel Kgaladadi Transfrontier Park, è necessario noleggiare un fuoristrada 4×4 per essere certi di poter viaggiare su qualunque tipo di terreno.

Viaggio organizzato in Sudafrica

Nonostante il Sudafrica sia un paese facile dove viaggiare, alcuni viaggiatori preferiscono un viaggio organizzato per diversi motivi: timore di un paese che non conoscono, poca conoscenza dell’inglese, voglia di non dover pensare a nulla in merito all’organizzazione e godersi solamente il viaggio, desiderio di avere una guida sempre con sé e altro ancora.

In questo caso si può organizzare il viaggio in due modi: recarsi in una agenzia italiana e comprare un pacchetto di un tour operator, ma in questo caso il rischio è di partecipare ad un viaggio di gruppo un po’ troppo superficiale e un po’ troppo di corsa, a mio personale parere; oppure si può scegliere di organizzare il viaggio con una guida localeche conosce bene il paese e che possa farvi scoprire le sue meraviglie, in questo caso però è necessario informarsi bene in merito a chi ci si affida per l’organizzazione.

Quali mezzi di trasporto utilizzare in Sudafrica

Il mezzo migliore per visitare il Sudafrica è senza dubbio l’automobile, che sia un’auto normale o un 4×4, in self drive o con una guida, consente di raggiungere ogni luogo e ammirare tutte le bellezze del paese.

Per potersi spostare più velocemente da una parte all’altra del paese può essere utile utilizzare l’aereo.

Gli aeroporti principali, dove atterrano la maggior parte dei voli intercontinentali, sono Johannesburg e Cape Town; ma nel paese sono presenti diversi altri aeroporti che consentono di raggiungere le destinazioni principali: Durban, Port Elizabeth, Nelspruit solo per citarne alcuni.

Infine molte riserve naturali private hanno la propria pista per far atterrare piccoli aerei o elicotteri per portare i propri ospiti direttamente in riserva dalle principali città e aeroporti.

In Sudafrica è presente un servizio di pulmini collettivi, si trovano ovunque e vanno ovunque, il problema è proprio capire dove sono diretti; esiste infatti un sistema complesso di segni per indicare ai conducenti la propria destinazione.

Solitamente servono le aree urbane e suburbane, ma non compiono mai lunghe distanze; sono caratteristici e tipici ma solitamente vengono utilizzati dai locali e non dai viaggiatori stranieri e non solo per la complessità di comprendere come utilizzarli, ma perché potrebbero non essere sempre sicuri.

Attività da fare in Sudafrica

Indubbiamente il Sudafrica è famoso per i suoi safarie il Kruger National Park è il suo parco più famoso, ma esistono molti parchi nazionali e riserve naturali, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità; c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Il Sudafrica è una meta ambita anche da coloro che praticano surf; le sue onde oceaniche sono perfette per chi pratica questo sport e, ogni anno, si recano qui molti surfisti.

Anche chi ama altri sport acquatici e outdoor in genere può trovare molte opzioni in Sudafrica vista la presenza di differenti habitat e tipologie di territorio.

Per chi ama le esperienze culturalipuò andare alla scoperta sia delle tradizioni locali delle tribù ancora presenti e che mantengono viva la loro cultura, sia della recente e travagliata storia del paese, ma anche farsi trasportare dal fermento artistico contemporaneo.

Cosa vedere in Sudafrica

E’ molto difficile fare un elenco esaustivo di cosa si può vedere in Sudafrica, non solo per le dimensioni del paese ma anche per le sue innumerevoli meraviglie.

Qui di seguito cosa vedere in Sudafrica suddiviso per le nove province sudafricane:

Cosa vedere nella provincia del Gauteng

Cosa vedere nella provincia del Limpopo

Cosa vedere nella provincia del Mpumalanga

Cosa vedere nella Provincia del KwaZulu-Natal

Cosa vedere nella provincia del Western Cape

Cosa vedere nella provincia dell’Eastern Cape

Cosa vedere nella provincia Northern Cape

Cosa vedere nella provincia North Western

Cosa vedere nella provincia di Free State

Fare Safari in Sudafrica

Il Sudafrica è una delle mete migliori per effettuare i safari; ci sono molti parchi nazionali, riserve naturali e riserve private dove poter andare alla ricerca degli animali selvatici e di paesaggi meravigliosi.

Modalità per effettuare i safari in Sudafrica:

Safari in self drive in Sudafrica

In tutti i parchi nazionali e in molte riserve naturali è possibile fare safari in self drive, questo significa che si può entrare in queste aree con le proprie auto a noleggio ed iniziare l’esplorazione del territorio, sempre rispettando le regole per un safari in sicurezza e nel rispetto della natura.

I pro sono che si possono gestire i propri tempi e pianificare dove andare in base ai propri interessi; il contro è che, se non si è abituati ad avvistare gli animali, si rischia di non vedere nulla poiché sembra semplice, ma non lo è affatto.

Safari con una guida nei parchi nazionali in Sudafrica

Nei parchi nazionali e in alcune riserve naturali i ranger organizzano safari guidati, è un buon modo per scoprire l’area naturale e conoscerla meglio anche in prospettiva di un successivo self drive.

I pro sono che i ranger conoscono il territorio e le abitudini degli animali che vi abitano, sono più agevolati nel trovarli, inoltre sono molto abili negli avvistamenti quindi sono in grado di vedere molto di più di chiunque altro, infine, in alcuni parchi, fanno safari in orari che invece sono proibiti ai self drive, come ad esempio prima dell’alba e dopo il tramonto, in questo modo si può vedere il parco in un momento differente e si ha la possibilità di avvistare gli animali crepuscolari e notturni.

I contro sono che i safari con i ranger hanno orari predefiniti a cui bisogna attenersi e, quasi sempre, sono condivisi con altre persone che magari hanno interessi differenti dai propri.

Safari nelle riserve private in Sudafrica

In Sudafrica sono presenti molte riserve private e solamente chi alloggia nella riserva può effettuare safari nel suo territorio; solitamente questi safari non sono in self drive ma guidati.

I pro sono che si può accedere ad aree esclusive e solitamente molto ricche di animali, le guide conoscono molto bene le abitudini degli animali e sanno dove trovarli quindi gli avvistamenti sono praticamente assicurati, i safari hanno una qualità superiore a quelli dei parchi nazionali e anche il trattamento è decisamente differente; i contro sono che le riserve private sono molto costose ed esclusive e, a volte, si ha la sensazione di essere in una situazione un po’ costruita.

Cosa non fare o cosa evitare in Sudafrica

Ci sono alcune attività che sarebbe meglio evitare durante un viaggio in Sudafrica, qui di seguito le principali:

Non recarsi dove vi fanno giocare con i leoncini in Sudafrica

Evitate le strutture che consentono un contatto molto ravvicinato con gli animali selvatici, soprattutto i leoni; anche se vi viene detto che una volta diventati adulti vengono rilasciati in natura questo non corrisponde al vero.

Una volta che un felino come il leone si abitua al contatto con gli uomini non li teme più e questo può portare ad attacchi da parte loro nei nostri confronti con conseguenze spiacevoli per l’animale.

I leoni di queste strutture non torneranno mai in natura ma, una volta diventati adulti, vengono soppressi o vengono portati nelle riserve di caccia per diventare il trofeo di qualche ricco cacciatore.

Questi leoni sono conosciuti con il termine “canned lions”, se cercate su Google sono certa che abbandonerete l’idea di visitare questi luoghi.

Non visitare da soli le township in Sudafrica

Visitare alcune township come Soweto a Johannesburg è sicuramente un’esperienza interessante ed emozionante e, a mio parere, non si può comprendere a fondo la situazione socioeconomica del Sudafrica se non si conosce anche la realtà delle township e delle vicende del passato che ha portato alla loro creazione.

Nelle township vivono tante persone oneste che hanno un lavoro o che cercano in qualche modo di guadagnare qualche soldo per provvedere alla propria famiglia, ci sono persone che riescono a migliorare la propria situazione, ma ci sono anche persone che soccombono; purtroppo, come spesso accade in queste situazioni, un turista può essere visto come una persona benestante e potrebbero verificarsi episodi di furti o rapine se si è da soli.

Molto meglio visitare le township con una guidache sa come muoversi, che parla la lingua locale e che conosce le persone, inoltre sarà in grado di trasmettere una serie di informazioni ed emozioni che fanno parte dell’esperienza.

Noi nelle township abbiamo trovato sempre persone splendide, sorridenti, nonostante la loro condizione, e curiosi di sapere qualcosa di noi, ma noi siamo sempre andati con una guida locale. 

Non trasgredire le regole nei parchi nazionali in Sudafrica

Nei parchi nazionali, quando entrare per fare safari, ci sono una serie di regole da seguire nel rispetto della natura; seguite queste regole e non danneggiate l’ambiente e non mettete a rischio gli animali selvatici.

Documenti necessari per entrare in Sudafrica

Per entrare in Sudafrica è sufficiente avere il passaporto con una validità residua di 6 mesi e due pagine libere per poter mettere i timbri; per i cittadini europei non serve fare il visto e non bisogna pagare l’ingresso.

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