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I Dorze sono un piccolo gruppo etnico di lingua omotica appartenente alla più grande famiglia di lingue afro-asiatiche che vive nelle highlands Gamo della regione meridionale dell’Etiopia

La popolazione Dorze è stimata in circa 30.000 persone che vivono principalmente nei villaggi vicino alle città di Chencha e Arba Minch, il loro territorio si estende dalle sponde del fiume Omo agli altopiani che dominano il lago Abaya a circa 2600 metri di altezza.

In passato i Dorze erano temuti guerrieri, ma ora sono principalmente dediti all’agricoltura e alla tessitura a mano.

La storia dei Dorze non è molto documentata, tuttavia le fonti antropologiche e linguistiche disponibili affermano che i Dorze hanno occupato le aree dell’altopiano di Gamo nella Valle dell’Omo, molti secoli prima della conquista da parte di Menelik II, avvenuta alla fine del XIX secolo.

Secondo la tradizione orale Dorze, la società era formata da 25 clan, questi clan provenivano tutti da aree diverse ma riuscirono a dar vita ad un gruppo unito stabilendosi sugli altopiani.

Prima dell’introduzione del cristianesimo il popolo Dorze era animista e seguiva le credenze tradizionali, credevano in un essere supremo creatore del mondo chiamato Tawa; Tawa comunicava con gli uomini attraverso dei mediatori, questi erano i divinatori chiamati maro, costoro possedevano i poteri divini per risolvere i problemi,

Oltre al dio creatore i Dorze credevano negli spirti e nelle manifestazioni della natura,

Oggi i Dorze sono cristiani copti e sono ferventi praticanti.

I Dorze sono famosi per le loro enormi capanne, alte fino a 12 metri, che ricordano un alveare gigante; queste capanne sono costruite con una struttura molto resistente di bambù e rivestite con uno strato isolante realizzato intrecciando erba, foglie di falsa banana e stelo di bambù.

Sebbene queste capanne appaiano fragili, possono durare fino a 80 anni con la dovuta manutenzione e sostituendo le zone della copertura più danneggiate dagli agenti atmosferici.

Nel caso in cui le termiti attacchino la capanna, i Dorze possono semplicemente rimuoverla dalle sue fondamenta e trasferirla, grazie alla sua speciale struttura; questo consente alla casa di durare molto più a lungo.

Le case vengono costruite molto alte poichè, ogni volta che la casa viene attaccata dalle termiti e dalle formiche viene rimossa la parte intaccata e quindi la struttura si abbassa; questo però crea un problema anche con la porta di ingresso che rischia di diventare troppo bassa.

I Dorze hanno risolto il problema costruendo, sulla parte frontale della capanna una struttura sporgente che utilizzano come anticamera ma che permette di tagliare un pezzo di copertura e alzare la porta senza intaccare la struttura portante.

Questa struttura sembra un grosso naso e, insieme ai due fori di aereazione posti sempre sulla parte frontale della capanna, fanno somigliare la costruzione al muso di un elefante.

Le capanne all’interno sono incredibilmente spaziose, la struttura in bambù non necessita di colonne di supporto e lo spazio interno ospita una zona notte per l’intera famiglia, una zona dove accendere il fuoco, un’area dedicata alla distillazione della grappa e della birra di sorgo e dove riporre le scorte di cibo e infine una zona dove si trovano gli animali.

Tenere gli animali all’interno della capanna ha il duplice vantaggio di proteggerli dai ladri e avere una fonte di riscaldamento naturale e gratuita durante le fredde notti sugli altopiani.

Ogni famiglia abita in un compound formato dalla capanna principale e da altre capanne più piccole, una di queste è adibita a cucina, mentre l’altra è una sorta di rifugio per la luna di miele; in realtà questa capanna viene utilizzata dalle nuove coppie per tre mesi, il tempo necessario per costruire la capanna principale.

Attorno allo spiazzo dedicato alle capanne si trova un giardino dove i Dorze coltivano l’enset, o finta banana, il cotone e il caffè e dove vengono svolte le principali attività della famiglia.

Nei campi fuori dal villaggio i Dorze coltivano principalmente il sorgo ed altri cereali.

Le donne della tribù Dorze hanno la maggior parte delle responsabilità all’interno della famiglia, si prendono cura dei bambini e delle case, sono responsabili della preparazione dei cibi, della filatura del cotone, della raccolta della legna da ardere e soprattutto della lavorazione dell’enset che rappresenta la principale fonte di cibo.

Gli uomini Dorze trascorrono la maggior parte del tempo nei campi, inoltre costruiscono le capanne e tessono; la società Dorze è infatti famosa per l’industria della tessitura a mano, i prodotti in cotone, tessuto localmente, sono noti come shama e sono molto belli e colorati.

Le tradizioni ancestrali sono quasi del tutto scomparse, rimangono alcune tracce solo durante i funerali e i matrimoni.

Per quanto riguarda i funerali, i membri della comunità Dorze cantano e ballano prima, durante e dopo la celebrazione dei riti funebri, che coinvolgono tutto il villaggio, questi canti e danze hanno la funzione di sconfiggere la morte e vendicare il defunto.

Per il matrimonio la tradizione vuole che il futuro marito si rechi nella casa della sposa e baci le ginocchia dei suoi parenti.

In passato i Dorze praticavano la circoncisione maschile ma questa pratica è stata abbandonata quasi totalmente, solo qualche vecchio clan continua a praticare questo rituale.

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