Stamattina ci siamo svegliati nel nostro hotel, Haile Resort, che si trova sulle sponde del Lago Hawassa, o Awassa, uno dei laghi della Rift Valley in Etiopia; facciamo colazione e partiamo subito lasciando i nostri bagagli in camera.
Siamo diretti al mercato del pesce di Hawassa che si trova poco lontano dal nostro hotel e direttamente sul lago; lasciamo la nostra auto nel parcheggio sterrato e ci dirigiamo al cancello di ingresso, Jimmy prende una guida locale che ci accompagnerà durante la nostra permanenza al mercato del pesce e ci racconterà un po’ di informazioni.
I pescatori escono a pesca al mattino presto a bordo di piccole imbarcazioni di legno e armati di reti da pesca, solitamente pescano il tilapia e il pescegatto; una volta che fanno ritorno a riva vendono immediatamente il pesce che hanno pescato agli operatori del mercato, la vendita avviene in spiaggia e il prezzo di vendita va da 4 a 6 birr per un pesce, il prezzo varia in base alle dimensioni.
Alcuni puliscono ed eviscerano il pesce poco lontano da dove lo hanno comprato e successivamente portano i filetti di pesce per essere preparati, cucinati o semplicemente conditi per essere venduti al pubblico, mentre alcuni scarti vengono utilizzati in altro modo.
Nell’acqua bassa del lago e sugli alberi che si trovano nelle vicinanze è pieno di uccelli, come i pellicani e le cicogne marabu, stanno aspettando pazienti per potersi avventare sugli scarti del pesce che verranno buttati via.
Entriamo in un capanno dove si trovano diversi venditori che preparano una specie di sashimi con i filetti di pesce appena pescato: un piatto di pesce sfilettato e tagliato in pezzetti che viene poi accompagnato da una salsa, che viene creata utilizzando il peperoncino rosso, il peperoncino verde, l’aglio, il pepe nero e alcuni spezie locali che non siamo riusciti ad identificare, e da un pane schiacciato e ancora caldo; il tutto costa solamente 50 Birr, l’equivalente di 1,50€.
Sembra invitante, peccato che siano le 9 del mattino e il pesce crudo non è propriamente una delle cose che desidereremmo mangiare, inoltre la guida ci dice che è un po’ borderline, alcuni visitatori lo mangiano e qualcuno non ha problemi mentre altri stanno male; meglio evitare, noi ci limitiamo a scattare fotografie.
Appena fuori dal capanno ci sono un paio di bancarelle che preparano la salsa per accompagnare il pesce; hanno una serie di secchielli di plastica dove dentro si trovano i vari ingredienti, una delle donne ci spiega i vari ingredienti e ci mostra come prepara la salsa al momento, ci dice che volendo si possono chiedere variazioni.
In un’altra parte del mercato si trova una enorme tettoia sotto la quale si trovano diversi venditori che stanno cucinando una zuppa di pesce con gli scarti dei pesci sfilettati, a questi vengono aggiunti la curcuma, un mix di erbe, tra cui la ruta, e l’aglio; una ciotola di zuppa costa solamente 20 Birr, circa 0,60€.
Altri venditori invece friggono i pesci interi, un pesce fritto costa 30 Birr, ovvero 0,90 €, la nostra guida ci dice che il pesce fritto è il preferito dalla maggior parte degli avventori del mercato, ma non tutti possono permetterselo e quindi ripiegano sulla zuppa.
C’è anche qualcuno che prepara il pane che assomiglia un po’ alle tigelle emiliane anche se la farina è macinata più grossolanamente; la nostra guida ci compra il pane e lo mangiano caldo, appena tolto dal fuoco, è davvero molto buono.
Di fronte a questa fila di venditori e cuochi si trova un’area coperta con tavoli e panche di legno dove è possibile consumare il pesce appena comprato e preparato in modi differenti.
Ci sono diverse persone che stanno mangiando ma, quando passiamo, attiriamo la loro attenzione, in effetti non ci sono molti visitatori e quindi, come noi siamo curiosi di visitare il mercato del pesce, loro sono curiosi di sapere chi siamo, da dove arriviamo e perché siamo lì.
La nostra guida locale è una ragazza molto carina e gentile, ci racconta tante cose e ci tiene lontano una serie di venditori che vendono souvenir di basso profilo che non centrano nulla con il mercato del pesce.
Prima di fare ritorno alla nostra auto ci sediamo sugli sgabellini di plastica di uno dei pochi bar che si trovano qui e beviamo un caffè, che la nostra guida locale ha insistito per offrirci, e chiacchieriamo con la guida locale e con Jimmy; poi facciamo ritorno alla nostra auto e torniamo in hotel per prendere le nostre valigie e partire.
Il mercato dei pescatori è stato molto interessante perché è molto genuino e vero e a noi piace visitare questi luoghi dove si può assaporare la vita quotidiana locale.