E’ possibile visitare la parte sud del Parco della Skeleton Coast con la propria auto, la strada è sterrata, ma generalmente in buone condizioni, è necessario prestare un po’ di attenzione al mattino presto e nel tardo pomeriggio, quando si alza la nebbia, poiché questa rende un po’ scivoloso il fondo stradale.
E’ quindi possibile entrare dall’ingresso di Ugab, che si incontra salendo verso nord da Swakopmund e dal Parco Nazionale di Dorob lungo la C34, oppure dall’ingresso di Springbokwasser che si trova lungo la C39 o D 3245, che conduce nell’interno del paese.
Le condizioni climatiche della Skeleton Coast sono spesso sfidanti e l’area è remota e poco frequentata, quindi il Ministero dell’Ambiente e del Turismo (Ministery of Environment and Tourism) ha stabilito alcune regole stringenti per l’accesso e queste regole vengono fatte rispettare rigidamente.
Il fee di ingresso può essere acquistato direttamente presso uno dei due ingressi, ma è necessario giungere al gate per tempo: nel parco è vietato circolare dopo le 19,00 quindi, qualunque sia la propria destinazione finale, è necessario tenere conto di questo limite.
Molti viaggiatori attraversano questa parte della Skeleton Coast viaggiando, verso sud o verso nord, da Swakopmund a Twyfelfontein o a Opuwo nel Damaraland; è assolutamente fattibile percorrere questo tragitto in mezza giornata, l’unica accortezza da adottare è di stare attenti agli orari.
E’ anche possibile pernottare all’interno in questa parte del Parco della Skeleton Coast, infatti sono presenti due campi: Torra Bay e Terrace Bay; il primo è aperto solamente nei mesi di dicembre e di gennaio, ed è frequentato prevalentemente dagli amanti della pesca, mentre il secondo è aperto tutto l’anno.
Il Terrace Bay Camp venne costruito in origine come campo per i minatori, ma divenne statale quando la miniera fallì nel 1977; ora qui non c’è nulla oltre a questo piccolo villaggio, che è stato trasformato in un lodge spartano, ma il bello è proprio questo: oltre a nord di questo punto della Skeleton Coast il passaggio è interdetto, essere qui è un po’ come essere alla fine del mondo.
Solitamente è frequentato da pescatori, che possono ottenere la licenza di pesca alla reception, e da alcuni viaggiatori che vogliono vivere l’esperienza di trovarsi qui.
Il campo ha anche un piccolo negozio, che vende generi di prima necessità e qualche souvenir, un bar e un ristorante, che ha le pareti ricoperte da scritte e adesivi di chi è giunto fino a qui, è divertente perdersi a leggere i vari messaggi in tutte le lingue del mondo.