L’Unesco ha deciso di inserire nella lista dei Patrimoni dell’Umanità diversi riti di passaggio del popolo Masai, definendoli come un “patrimonio culturale immateriale che necessita di una protezione urgente”.
I rituali, che l’Unesco intende proteggere, affinché non vengano persi per sempre, aiutando così le comunità a conservare le loro pratiche e tradizioni culturali, sono tre e precisamente: Enkipaata, Eunoto e Olng’esherr.
Questi tre riti di passaggio maschili, legati tra loro, accompagnano i ragazzi Masai dallo stato di bambini allo stato di moran, ossia guerrieri, ed, in seguito, adulti e, infine, anziani.
I tre riti maschili della comunità Masai rappresentano quindi delle tappe nella preparazione dei ragazzi per l’età adulta, durante questo lungo processo di apprendimento i giovani imparano la conoscenza tribale, i vari rituali Masai, le leggende, le tradizioni, le abilità di caccia, come gestire il bestiame e quanto è necessario sapere per gestire una famiglia.
Enkipaata è il rito che precede il rituale della circoncisione, i ragazzi vengono sottoposti ad alcune prove per dimostrare le loro capacità.
Dopo la cerimonia della circoncisione i ragazzi sono pronti a diventare moran, i guerrieri, che vivono isolati dal resto del villaggio; in questa fase della loro vita vengono istruiti dagli anziani in merito a tutto quello che serve loro per poter affrontare la vita da uomini adulti.
Dopo un periodo, che va da 8 a 10 anni, i guerrieri sono pronti a diventare uomini adulti e costruirsi una famiglia, il rito dell’Eunotosegna questo passaggio; durante questo rituale i guerrieri, che usano portare i capelli lunghi, vengono rasati, questo simboleggia un nuovo inizio.
L’ultimo rito, il Enkang oo-nikirio Olng’esherr, conosciuto come la cerimonia della carne, viene celebrato sacrificando un toro, la cui carne viene preparata dalle donne del villaggio e offerta agli uomini.
Questi riti coinvolgono l’intera comunità e permettono al popolo Masai di avere un senso di identità e continuità culturale, perpetrando i valori fondamentali incorporati in questi riti di passaggio.
Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole decremento della celebrazione di queste tradizioni; la spinta, da parte delle autorità centrali, ad abbandonare alcune pratiche, potenzialmente pericolose per la salute, come la circoncisione, e l’incremento della scolarizzazione, sono tra le cause che determinano l’abbandono delle tradizioni ancestrali da parte del popolo Masai.
Sarebbe la perdita di un patrimonio culturale enorme e gli sforzi dell’Unesco sono rivolti a salvaguardare queste pratiche.
Il popolo Masai vive nel sud del Kenya e nel nord della Tanzania.