Gli elefanti sono degli animali molto intelligenti e sorprendenti, hanno rapporti familiari profondi e consolidati, come quelli di noi umani, e hanno rituali unici.
Quello che non tutti sanno è che gli elefanti comunicano, non solo a brevi, ma anche a grandi distanze, grazie agli infrasuoni, ossia suoni a bassissima frequenza, meno di 20 vibrazioni al secondo, che riesco ad emettere.
Recenti studi hanno scoperto che quando un elefante crea i tipici rombi sordi, il suono viene trasmesso nell’aria e anche attraverso il terreno; questi suoni emessi dagli elefanti sono stati misurati: nell’aria viaggiano a a circa 309 metri al secondo, mentre nel terreno a circa 248-264 metri al secondo.
Le onde sonore si trasmettono come lievi onde sismiche e gli elefanti sono in grado di percepire questi segnali, di orientarsi nella direzione da cui provengono le vibrazioni e persino di rispondere loro in modo appropriato.
Gli elefanti possono essere in grado di rilevare queste vibrazioni sismiche, o onde di raggio, attraverso due parti del proprio corpo: la proboscide, molto sensibile ed in grado di recepire le vibrazioni, e le zampe, qui sono presenti dei recettori molto sensibili, i corpuscoli di Pacini e corpuscoli di Meissner; questi fanno delle zampe degli elefanti degli eccellenti rilevatori naturali di onde sismiche.
I segnali emessi dagli elefanti a bassa frequenza si propagano attraverso il terreno e percorrono lunghe distanze, inoltre non subiscono le interferenze dei fenomeni atmosferici e dell’habitat, come invece avviene per i suoni che si propagano nell’aria.
Basti pensare a quello che succede in una foresta, la vegetazione smorza la forza del segnale, anche la morfologia del terreno può deviare la propagazione; mentre nel sottosuolo un segnale può percorrere oltre 30 chilometri, e a volte superare i 50 km.
I segnali sismici viaggiano a velocità diversa rispetto ai segnali aerei; la differenza di tempo con cui arriva un segnale dipende dalla distanza del trasmettitore, quindi, conoscendo le due differenti velocità, si può calcolare la suddetta distanza.
Gli elefanti comunicano diversi messaggi tra di loro: rispondono ad una chiamata di allarme raggruppandosi in gruppi stretti, con gli individui più giovani al centro, protetti dagli anziani; allo stesso modo ricevono informazioni sulla disponibilità di acqua e addirittura sembra che i vari branchi si accordino per non creare ressa presso una singola pozza d’acqua nello stesso momento.
La ricerca dell’università di Stanford ha dimostrato che gli elefanti possono distinguere tra le riproduzioni sismiche di chiamate di allarme fatte da individui familiari e non familiari, riuscendo a riconoscere le differenze di frequenza ad alta risoluzione nelle vocalizzazioni di ogni singolo elefante.
Altri animali possono emettere infrasuoni, ad esempio le balene; si è notato che alcuni elefanti sulle coste del Sudafrica fossero rivolti verso l’oceano dove erano presenti le balene, non ci sono conferme che siano in grado di comunicare tra loro, ma sicuramente sono in grado di sentire i rispettivi suoni.
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