La proboscide dell’elefante è uno strumento incredibile, permette all’animale di annusare, di bere, di raggiungere cibo ad altezze irraggiungibili da altri animali, di spostare oggetti e ostacoli e mantenere e consolidare rapporti sociali con gli altri membri del gruppo.
Osservando lo scheletro dell’elefante non vi è traccia della proboscide, questa parte importante e molto evidente dell’animale non ha, al suo interno, alcun osso e costituisce la fusione tra il naso ed il labbro superiore.
La proboscide è lo strumento più versatile dell’elefante e ha molteplici utilizzi, è vitale per l’elefante ed è la parte del corpo più sorprendente del regno animale!
Con la proboscide gli elefanti possono sollevare pesi incredibili, si stima fino a 350 kg, ma è anche talmente sensibile da raccogliere oggetti o cibo di piccolissime dimensioni, con una precisione incredibile.
La proboscide serve agli elefanti per bere, non direttamente dalla proboscide, che viene utilizzata per aspirare l’acqua per poi riversarla in bocca.
Grazie alla proboscide gli elefanti si possono spruzzarsi l’acqua sul corpo per rinfrescarsi e, allo stesso modo, posso coprirsi di sabbia per proteggere la loro pelle.
Gli elefanti sono gli unici animali che possono fare snorkeling senza utilizzare altri strumenti, quando si immergono in un fiume o in un lago tengono la proboscide sollevata con l’estremità al di fuori della superficie dell’acqua; gli elefanti possono così attraversare fiumi restando totalmente sommersi.
La proboscide di un elefante ha otto muscoli principali, questi si trovano su entrambi i lati; inoltre ha anche circa 150.000 fasce muscolari presenti lungo tutta la proboscide e in grado di piegarla e attorcigliarla in tutte le direzioni; a confronto l’intero corpo umano ha solamente 639 muscoli!
Un elefante ha un olfatto notevolmente sviluppato, fino a quattro volte più sensibile di quello di un cane segugio; un elefante è in grado di sentire l’odore di acqua a diversi km di distanza, questo, ovviamente, grazie ai milioni di cellule recettrici presenti nella cavità nasale dell’animale.
La proboscide dell’elefante è un idrostato muscolare, ossia un muscolo in grado di muoversi senza essere aiutato o legato ad un osso, esattamente come la lingua umana; gli idrostati muscolari si muovono grazie alla pressione dei liquidi, la mancanza di ossa consente una eccellente manovrabilità in tutte le direzioni.
Gli elefantini cuccioli non hanno il pieno controllo della loro strana protuberanza e rischiano spesso di calpestarla; è buffo vederli alle prese con la loro proboscide, spesso la fanno ciondolare o la fanno roteare sopra la loro testa, alcuni invece la ciucciano come i bambini quando succhiano il dito.
La relazione tra una madre elefante e la sua progenie è protettiva, rassicurante e confortante; gli elefanti accarezzano i cuccioli e gli altri membri della famiglia in molti modi diversi, avvolgendo la proboscide sulla gamba, poggiandola sulla spalla, sotto il collo e spesso toccando la bocca dei cuccioli.
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