Stamattina ci siamo svegliati nel Parco di Hluhluwe-iMfolozi in Sudafrica, ma questa è stata l’ultima notte che abbiamo trascorso in un parco e siamo un po’ tristi; facciamo colazione e poi carichiamo il nostro Dr. Livingstone e partiamo.
Percorriamo tutta la strada fino all’ingresso di Nyalazi, approfittando di questi pochi km per fare l’ultimo safari di questo viaggio.
Ci troviamo sulla strada principale, l’unica che collega il Mpila Camp e il Gate Nyalazi, quando siamo partiti dal campo abbiamo pensato “magari non vediamo nulla” ed invece, oltre ai soliti impala, che ci hanno accompagnato per tutto il nostro viaggio, vediamo anche diversi elefanti e alcuni rinoceronti bianchi, in tutto ne vediamo sette: prima due e poi un gruppo di cinque; possiamo dire che in questo viaggio ci siamo proprio tolti la voglia di rinoceronti bianchi.
Ci godiamo gli ultimi scorci di questo meraviglioso parco e poi ci dirigiamo al gate, ma, prima di uscire, andiamo al mercato dell’artigianato a vedere cosa vendono e, ovviamente, riusciamo a comprare qualche oggetto, è impossibile resistere alla tentazione.
Per fortuna che molte cose, che avevamo in valigia quando siamo partiti, le lasciamo qui in Sudafrica, altrimenti tornare a casa con tutto lo shopping sarebbe stato un problema.
Usciamo dal gate: bye bye Hluhluwe-iMfolozi, anzi arrivederci!
Seguiamo la strada che ci porta alla N2, la strada principale che ci condurrà a Shakaland, la nostra meta di oggi e, ad un certo punto, a bordo strada, vediamo un elefante, ci chiediamo cosa ci faccia qui…il safari proprio non ci vuole lasciare fino all’ultimo!
Salutiamo il nostro amico elefante “fai il bravo e torna nel parco!”.
La N2 è abbastanza trafficata e, dopo giorni e giorni trascorsi nei parchi, ci sembra strano vedere così tante auto e soprattutto tante persone e non animali a bordo strada.
Per un attimo ci sembra di essere già tornati a casa con una sorta di teletrasporto perchè ci sembra di essere sulla A4 Milano-Venezia anziché in Sudafrica.
Man mano che procediamo il traffico diventa, per fortuna, sempre meno intenso e, quando ci lasciamo la N2 alle spalle, il nostro viaggio cambia completamente: ci troviamo in un paesaggio che ricorda vagamente la Toscana con una vegetazione lussureggiante e dolci pendii; qui non c’è più nessuno, ci siamo solamente noi.
Che bello guidare qui, non sarà come essere nella natura selvaggia ma è comunque molto rilassante.
Siamo arrivati alla deviazione per Shakaland ed è ora di pranzo, quindi, prima di svoltare e proseguire per la nostra destinazione finale, decidiamo di proseguire qualche km e andare a pranzo nella cittadina di Eshowe, dove si trovano alcuni locali e un centro commerciale.
Dopo pranzo andiamo direttamente a Shakaland.
Arriviamo, facciamo check-in e poi ci accompagnano in camera, anche questa, come quella del Lesedi Cultural Village, è una capanna tradizionale Zulù, ovviamente adattata a camera e con tutti i comfort necessari.
Oggi pomeriggio non abbiamo nulla da fare se non rilassarci un po’ e fare un giro nel villaggio; come prima cosa andiamo al bar a bere qualcosa di fresco e facciamo due chiacchiere con il ragazzo che domani mattina sarà la nostra guida durante la visita del villaggio Zulù.
Trascorriamo il pomeriggio e la serata senza far nulla e parlando dei possibili itinerari di viaggio in Africa Meridionale e facendo un bilancio di questo viaggio che sta per terminare.