Ci troviamo nel Parco di Hluhluwe-iMfolozi in Sudafrica e questa mattina nel safari all’alba, nella zona di Hluhluwe, abbiamo fatto uno dei più bei safari di questo viaggio; oltre ai rinoceronti bianchi, agli elefanti e ai bufali, abbiamo visto tre cuccioli di leone bellissimi e otto licaoni che camminavano veloci lungo la strada sterrata.
Siamo riusciti a seguire i licaoni per un po’, prima che arrivassero le altre auto; questo parco comunque non ha molti visitatori e alla fine eravamo in cinque auto che si davano il turno per non infastidirli troppo.
Un avvistamento spettacolare!
Terminato il safari siamo tornati all’Hilltop Camp, giusto il tempo di fare colazione, caricare la nostra auto e partire; stasera dormiamo nell’altra parte del parco, a iMfolozi, e, scendendo, attraversiamo buona parte del parco e facciamo safari.
Durante il safari all’alba ci siamo salvati la posizione di dove si trovavano i cuccioli di leone, quindi, come prima cosa, proviamo ad andare a vedere se si vedono ancora o se le mamme sono tornate dalla caccia e li hanno spostati.
Prendiamo una strada secondaria sterrata che si arrampica su per una delle tante colline presenti nel parco, è molto ripida ma il nostro Dr. Livingstone non ha problemi a salire qui; dalla strada e dalla sommità si gode una vista meravigliosa sul parco.
Mentre andiamo verso al luogo dove si trovavano i cuccioli di leone avvistiamo diverse zebre, bufali, nyala, impala e qualche elefante; scattiamo qualche foto e poi proseguiamo.
Quando arriviamo alla nostra meta i cuccioli di leone non ci sono più, o forse non riusciamo più a vederli, magari si sono spostati dietro l’erba alta, dove sarebbe impossibile avvistarli; delle due leonesse invece non vi è traccia.
Pazienza ci abbiamo provato.
Torniamo indietro lungo la pista sterrata e poi imbocchiamo la strada che si snoda sul lungo fiume, anche questa è sterrata ma è meno ripida.
Il fiume è permanente ed ha molta acqua, lungo le sue sponde si trova una bellissima foresta fluviale, ogni tanto si trova un punto panoramico da dove si possono ammirare bellissimi scorci.
Ad un certo punto vediamo due elefanti sulla riva del fiume che stanno bevendo e ci fermiamo ad osservarli, poco dopo inizia ad arrivare tutto il resto del branco, è abbastanza numeroso e ci sono anche tre cuccioli; spegniamo subito il motore e li guardiamo, scattando fotografie, sono bellissimi e sono lì tutti sulla sponda del fiume a bere.
Siamo entrambi voltati verso sinistra e i finestrini della nostra auto sono tutti abbassati, il motore è spento e non si sentono rumori se non qualche uccello in lontananza; ad un certo punto sentiamo un fruscio di erba vicino a noi: due leonesse ci stanno passando accanto all’auto ma sul lato destro, sono talmente vicine che potremmo accarezzarle.
Caspita però quando si dice il passo felino, se non avessimo sentito quel leggero fruscio di erba probabilmente non ci saremmo nemmeno accorti della loro presenza.
Non appena ci superano, mettiamo in moto per seguirle, loro ci attraversano la strada e ora sono sul lato sinistro, si fermano a guardarci e noi ci fermiamo per non spaventarle ma anche per chiudere i finestrini, non si sa mai, meglio tenersi a distanza di sicurezza.
Proseguono a camminare e noi le seguiamo, sono bellissime, siamo quasi certi che siano le mamme dei cuccioli che abbiamo visto stamattina, noi ne abbiamo visti sono tre, ma alcuni ricercatori ci hanno detto che in realtà i cuccioli sono cinque e sono di due differenti femmine.
Abbiamo dedotto che siano loro le mamme poiché si vede chiaramente che hanno il latte; anche per questo motivo ci teniamo a distanza, sono in una fase delicata della loro vita.
Ad un certo punto guardano entrambe in una direzione e partono a passo sostenuto, probabilmente hanno puntato una preda, ma spariscono quasi subito nell’erba alta e non le vediamo più.
Ma che emozione vederle così vicine a noi, eravamo da soli e questo ci piace molto; è proprio vero che a volte puoi girare ore e non trovare un animale, mentre se è destino, li vedi anche senza cercarli.
Proseguiamo il nostro safari e vediamo alcuni bufali sdraiati nel fango del fiume, sembrano esemplari anziani, quando sono vecchi i bufali perdono progressivamente il pelo e tendono a cospargersi di fango per proteggere la pelle dal sole.
Vediamo anche un elefante vicino a una pozza d’acqua che sta dormendo, sono troppo buffi quando dormono con la proboscide appoggiata a terra; su sveglia che il sole è già alto in cielo!
Arriviamo sulla strada principale che è asfaltata e procediamo verso sud.
Visto che è già ora di pranzo cerchiamo un’area pic-nic e ci fermiamo a mangiare; ci sono i tavoli e le panche in plastica riciclata, hanno fatto troppo bene a farli così perché in questo modo non si rovinano come il legno, non rilasciano schegge e soprattutto riciclano la plastica.
Mentre pranziamo un sudafricano si avvicina alla nostra auto e la osserva con curiosità, lo guardiamo e lui ci fa mille domande, lui sta modificando la sua auto e vorrebbe farla come la nostra; quest’anno il nostro Dr. Livingstone fa stragi di cuori!
Arriviamo dove si trova il cartello che indica che stiamo lasciando Hluhluwe e stiamo entrando a iMfolozi.
Qui il paesaggio è comunque collinare ma i rilievi sono meno ripidi e ci sono più praterie di erbe basse e meno alberi, dovrebbe essere più facile avvistare gli animali, ma questo in teoria, poi in pratica vedremo.
Facciamo una sosta al Centenary Center,dove si trova un piccolo take away, un mercato dell’artigianato e un museo, è piccolo ma interessante, racconta come negli anni gli animali sono stati spostati e come questo abbia avuto un ruolo fondamentale nella conservazione di alcune specie.
Risaliamo in auto e proseguiamo il nostro viaggio, andiamo diretti al Mpila Camp, saltiamo i vari lookout, siamo un po’ stanchi, è stata una giornata lunga oggi e vogliamo riposarci un po’, domani abbiamo tutta la giornata per esplorare la zona.