Siamo in Sudafrica, nel Parco Nazionale Kruger, nel Mopani Rest Camp; stamattina quando ci siamo svegliati, e siamo usciti dal nostro cottage, abbiamo visto tutti i bidoni dell’immondizia rovesciati, ieri sera infatti quando siamo andati a dormire abbiamo sentito dei rumori, siamo anche usciti a vedere ma non abbiamo visto nulla; ci hanno detto che nel campo di notte scorrazzano alcuni tassi del miele (honey badger), sicuramente sono stati loro, peccato non averli visti ieri sera perché non è così facile vederli in safari, sono sfuggenti e soprattutto notturni.
Sono le 6:15, noi siamo pronti, ci avviamo al gate e usciamo dal campo: inizia il nostro safari di oggi nel Parco Nazionale Kruger!
Imbocchiamo la H 1-6, la strada principale che ci porterà verso sud e verso il nostro campo di stasera: il Letaba Rest Camp.
Poco dopo aver lasciato il campo vediamo alcune macchine ferme a bordo strada, solitamente significa che c’è un avvistamento.
Ci avviciniamo lentamente con la nostra macchina e, poco lontano dalla strada, vediamo una iena che ha un cucciolo già un po’ grandicello e due che sembrano appena nati; sono bellissimi.
I tre cuccioli giocano, poi i due più piccoli si mettono a bere il latte dalla mamma, poi la mamma li lecca; una scena molto tenera, nonostante la iena di per sé non ispiri molta tenerezza.
Dopo un po’ decidiamo di lasciarli stare, anche se in realtà non erano minimamente infastiditi della nostra presenza, altrimenti si sarebbero riparati nella loro tana, che si trovava proprio sotto alla strada; da qui proseguiamo il nostro safari.
Nonostante a colazione abbiamo bevuto un caffè doppio abbiamo ancora un po’ sonno, quindi ci fermiamo all’area pic-nic di Mooiplaas e facciamo il bis.
Ripartiamo e percorriamo sempre la H 1-6, ad un certo punto vediamo alla nostra sinistra una enorme mandria di bufali, ci sono anche diversi cuccioli, che, a differenza degli adulti, hanno il pelo chiaro, sono troppo carini.
La mandria procede verso di noi e, poco dopo, iniziano ad attraversare la strada poco lontano dalla nostra auto: è sempre una scena molto bella.
Sono tantissimi e, dopo averli osservati e fotografati per un po’, cogliamo l’occasione di un tentennamento ad attraversare, da parte di alcuni esemplari della colonna in marcia, per passare con l’auto; se avessimo aspettato che fossero passati tutti saremmo ancora lì adesso!
Questa giornata di safari è iniziata nel migliore dei modi!
Poco dopo avvistiamo degli elefanti, anche loro sono in prossimità della strada e anche loro attraversano, che belli, ci sono anche dei cuccioli, uno in particolare è davvero piccolo, non ha ancora ben capito a cosa serva la proboscide e quindi la fa roteare in aria; fa troppo ridere!
Avvistiamo altri elefanti in un altro paio di occasioni; beh il Kruger, con i suoi circa 20.000 esemplari, è il parco degli elefanti per eccellenza.
Non è facile fare avvistamenti in questa parte di parco poiché qui, a perdita d’occhio, ci sono distese di mopane, quindi è difficile vedere in lontananza, gli unici animali che si possono avvistare sono quelli che si trovano vicino alla strada.
Poco dopo infatti avvistiamo, proprio sul ciglio della strada, una iena che se ne stava lì sdraiata in relax; sembra più chiara delle iene maculate che ci sono in Kenya e Tanzania, ma magari è solamente questione del tipo di terreno dove vivono e che, inevitabilmente, sporca loro il pelo.
Imbocchiamo poi la S 62, una strada sterrata che probabilmente percorrono in pochi, ed è un peccato perché merita molto.
Vediamo gli onnipresenti elefanti, un branco non troppo numeroso ma con diversi cuccioli, sono troppo carini non smetteremmo mai di guardarli e fotografarli.
Ad un certo punto, circa a metà strada, c’è una deviazione che conduce al bird hide di Mantanbeni, un capanno di osservazione per gli uccelli; decidiamo di andare a vedere cosa si avvista.
Parcheggiamo ed entriamo nella porta a rete che conduce a un tunnel realizzato con pali di legno, alla fine del quale si trova il capanno; sembra nuovo ed ha una vista spettacolare sul fiume, dove c’è un po’ di acqua.
Vediamo diversi uccelli, soprattutto acquatici, tra cui le cicogne collo lanoso, le cicogne becco a sella, le oche egiziane e alcune pavoncelle (lapwing), ma anche coccodrilli del Nilo e ippopotami che rompono il silenzio con i loro richiami rumorosi.
Stiamo qui un po’ a scattare fotografie e a contemplare questo paesaggio spettacolare, poi proseguiamo il nostro safari; la strada si arrampica su una collinetta dalla cui sommità si apre una vista su una diga artificiale costruita sul fiume, appositamente per creare una pozza d’acqua permanente, o quasi, per la stagione secca.
Tra i cespugli, lungo la strada, vediamo diverse giraffe impegnate a mangiare.
Torniamo indietro da dove siamo arrivati e ritorniamo sulla strada principale, la H 1-6.
Lungo il fiume avvistiamo un airone golia (goliath heron), che si chiama golia non a caso, infatti è un vero gigante, è alto 150 cm!
Avvistiamo anche diversi coccodrilli, diversi uccelli acquatici (waterbird) e alcuni impala.
Da qui prendiamo la S 47, la prima parte di questa strada corre lungo il fiume e viene descritta come una strada panoramica, in effetti è molto bella, alcuni scorci sono davvero spettacolari: la luce del sole filtra tra i rami degli alberi che si trovano lungo la sponda del fiume, diversi animali, tra cui elefanti, giraffe, impala e antilopi d’acqua (waterbuck) sono impegnati a mangiare o sono al fiume a bere, nell’acqua ci sono diversi rumorosi ippopotami…un paradiso!
Mentre percorriamo la strada ad un certo punto tra i cespugli vedo qualcosa che sta scavando e solleva tutta la terra, impossibile sbagliare è un tasso del miele (honey badger)!
Il tasso del miele è uno dei miei animali preferiti, il bullo della savana che non ha paura di niente e di nessuno e che ha il coraggio di ringhiare anche ai bufali e hai leoni e affronta i serpenti velenosi e se li mangia!
Chissà cosa sta combinando, magari sta stanando una preda o scava una tana, chi può saperlo, sicuramente con tutta la confusione che fa non passa certo inosservato!
Lungo la S 94 e la S62 avvistiamo diversi impala, le antilopi d’acqua (waterbuck) in prossimità dell’acqua, alcuni aironi bianchi maggiori (greater heron) e oche egiziane, sempre vicino all’acqua, e alcune giraffe e diversi elefanti che mangiano indisturbati o che bevono al fiume o che, ancora, camminano verso fonti di cibo o acqua.
Imbocchiamo poi la S 95 dove vediamo diversi kudu, sia maschi sia femmine, altre antilopi d’acqua (waterbuck), gli onnipresenti impala, diversi uccelli acquatici, soprattutto vicino all’acqua e ancora tanti elefanti.
Gli elefanti sono davvero ovunque, un branco, ad un certo punto, ci attraversa la strada, c’è un cucciolo che è davvero piccolo, avrà una settimana, è ancora impacciato nei movimenti, facciamo fatica a vederlo e fotografarlo perché il branco lo protegge e lo nasconde all’interno del gruppo.
La giornata di oggi ci ha regalato mille emozioni e meravigliosi avvistamenti, siamo un po’ stanchi ma siamo felicissimi; arriviamo al Letaba Rest Camp e ci godiamo un po’ di meritato riposo, ma siamo già impazienti di scoprire cosa la il safari ci riserverà domani.