Il ritorno dei rinoceronti nella Riserva di Moremi

Nella Riserva di Moremi, fino alla metà del XX secolo, i rinoceronti, sia bianchi sia neri, erano presenti in grande numero in tutta la zona; ma nel 1992, in seguito ad un’azione intensiva di bracconaggio, i rinoceronti neri vennero dichiarati localmente estinti, mentre i rinoceronti bianchi, che vennero decimati, erano rimasti solo 19.

Il Botswana, da quel momento in poi, iniziò un’azione di anti-bracconaggio condotta da parte del Dipartimento della Natura e dei Parchi Nazionali (Department of Wildlife and National Park) e dall’esercito (Botswana Defence Force) per cercare di proteggere la sua fauna selvatica, raggiungendo ottimi risultati negli anni a seguire.

Nel 2001, da una collaborazione della Wilderness Safaris e il Dipartimento della Natura e dei Parchi Nazionali (Department of Wildlife and National Park), nacque il progetto per riportare i rinoceronti in Botswana: Botswana Rhino Relocation and Reintroduction Project.

Il 9 novembre del 2001 quattro rinoceronti bianchi, due maschi e due femmine, vennero reintrodotti sull’isola dChief Island, nella Riserva di Moremi; nei due anni seguenti ne vennero reintrodotti altri 16.

Ora la popolazione di rinoceronti bianchi conta diversi esemplari, anche grazie ai cuccioli che sono nati nel frattempo, e sono presenti, oltre che a Chief Island anche in altri luoghi della Riserva di Moremi.

Nel 2003 venne il turno dei rinoceronti neri, a novembre di quell’anno ne vennero reintrodotti 4, due femmine e due maschi; furono rilocati nella Riserva di Moremi dopo diversi anni che oramai mancavano da queste terre.

Anche la popolazione dei rinoceronti neri è cresciuta, ma, rispetto ai rinoceronti neri, è rimasta ancora di piccole dimensioni e gli avvistamenti sono davvero molto rari.

Senza recinzioni, i rinoceronti sono liberi di muoversi all’interno della Riserva di Moremi e dell’area dell’intero Delta dell’Okavango; ma grazie ai radiocollari, la loro posizione viene costantemente monitorata; alcuni rinoceronti bianchi si sono spostati nel Parco Nazionale di Makgadikgadi, ma la loro esatta posizione viene tenuta segreta per motivi di sicurezza.

Per monitorare e studiare i movimenti di questi animali e le distanze percorse, per comprendere meglio le loro abitudini sociali e alimentari e le rispettive differenze tra le due specie, è stato avviato un progetto di ricerca, il Botswana Rhino Ecology Project.

Sono previsti altri rilocamenti di rinoceronti dal Sudafrica e dallo Zimbabwe, con l’obiettivo di proteggere questi meravigliosi animali dal bracconaggio per il corno di rinoceronte; questo progetto di ricerca porterà un contributo importante per comprendere dove reintrodurre gli animali, con l’obiettivo di dare loro le migliori probabilità di sopravvivenza.

Il bracconaggio è un problema molto grave in molti paesi africani, il Botswana, da diversi anni, è in prima linea e, per combatterlo sul suo territorio, ha schierato l’esercito; inoltre cerca di smuovere le coscienze dei governanti dei paesi confinanti affinché adottino misure simili per salvare il patrimonio naturale africano.