Stanotte abbiamo dormito vicino alla Riserva di Mahango, che si trova al confine tra Namibia e Botswana, ieri abbiamo visitato la riserva e, anche se è piccola a noi è piaciuta molto, soprattutto il percorso orientale che conduce lungo il fiume Okavango.
Stamattina partiamo presto, qui nella Caprivi Strip nei mesi invernali hanno lo stesso orario del Botswana, mentre nel resto della Namibia sono un’ora indietro, quindi noi ci svegliamo come sempre alle 6,00, ma è come se fossero le 5,00 in Namibia; meglio, così oggi, viaggiando verso occidente, guadagnamo un’ora.
Prendiamo la strada principale che proviene dal Botswana, ma svoltiamo a destra in direzione nord; questa è una delle poche zone della Namibia dove si vede la vera Africa: i bambini che vanno a scuola e che ti salutano sorridenti quando passi con la macchina, le donne che portano sulla testa dei pesi improbabili, automobili che avranno 50 anni che, non si sa come, continuano a funzionare; è un’atmosfera molto bella.
Arriviamo alla B8, la strada principale che corre lungo tutta la Caprivi Strip, svoltiamo a sinistra in direzione di Rundu; la strada è asfaltata e il fondo è perfetto, sotto questo punto di vista sembra di essere in Sudafrica, e quindi in Europa.
Lungo la strada incontriamo altri fuoristrada con la tenda sul tetto, ogni volta mi chiedo che giro stiano facendo e da dove provengono; incontriamo anche qualche tir che, molto probabilmente proviene dal porto di Walvis Bay ed è diretto a Kasane e da lì, attraverso la frontiera con lo Zambia, chissà dove in Africa Centrale.
Percorriamo velocemente i quasi 200 km che ci conducono a Rundu, una volta arrivati, ci fermiamo a fare benzina, compriamo qualcosa nel negozio del benzinaio, ma anche dalle donne che hanno i banchetti di frutta e verdura proprio lì di fronte.
Il nostro viaggio procede lungo la B8, che da Rundu cambia direzione, e ci porta verso sud ovest, in direzione di Grootfontein; ma noi ci fermiamo prima, abbiamo prenotato al Roy Rest Camp per questa notte.
Prendiamo la deviazione sterrata e arriviamo; è davvero molto bello, con oggetti e utensili di recupero hanno arredato le parti comuni e allestito la piscina; hanno fatto davvero un bel lavoro, sembra studiato da un architetto, ma ci hanno detto di aver fatto tutto da soli.
Ci sistemiamo nella nostra piazzuola attrezzata con tavolo in pietra e braai, c’è anche una cucina che può essere utilizzata da tutti coloro che stanno nel campeggio, davvero bello.
Pranziamo e mangiamo i pomodori più buoni della nostra vita, sono quelli che abbiamo comprato da una delle donne a Rundu, li avrà probabilmente raccolti maturi in pianta questa mattina.
Ci rilassiamo un po’, poi questo pomeriggio andremo a visitare un villaggio dei San, o Boscimani (Bushmen), siamo curiosi e molto interessati.