Buone notizie arrivano dalla Cina!
Da quando il governo cinese ha chiuso le fabbriche che intagliavano l’avorio a Marzo 2017 e con chiusura di tutti i punti vendita di oggetti in avorio prevista entro la fine del 2017, il prezzo dell’avorio, come material prima, si è abbassato ulteriormente arrivando al minimo storico.
Negli ultimi tre anni il prezzo si è ridotto di due terzi, secondo le analisi di Save the Elephants, e questo è dovuto a un calo generalizzato della domanda.
Domanda che è calata in parte sicuramente grazie alle campagne di sensibilizzazione, da parte di diverse organizzazioni che hanno a cuore la sopravvivenza della specie, ma dovuta anche ad un rallentamento economico cinese, che ha avuto come effetto in fatto che meno persone siano ora in grado di permettersi beni di lusso, tra cui gli oggetti in avorio, cosiderati uno status symbol.
Il Governo cinese, che per anni non si è curato della problematica, ha ceduto finalmente alle pressioni internazionali ed ha anche adottato un politica di repressione contro la corruzione, questo sta dissuadendo dall’acquisto di oggetti d’avorio illegali introdotti in Cina attraverso la corruzione dei funzionari doganali.
Un altro passo è stato compiuto nella speranza di fermare in commercio illegale e soprattutto il massacro di questi poveri animali che vengono barbaramente uccisi senza pietà; la speranza di tutti è che gli elefanti possano vivere ancora a lungo nelle savane e nelle foreste africane.