Il Parco Nazionale di Etosha è aperto, e può essere visitato, tutto l’anno; il suo paesaggio varia molto in base alle stagioni che, in questa parte del continente africano, sono solo due: inverno ed estate.
Il periodo invernale inizia a maggio e termina a ottobre; dal mese di maggio, terminate le piogge estive, il terreno del parco inizia ad asciugarsi e le pozze stagionali progressivamente si prosciugano; dal mese di giugno fino a ottobre l’acqua delle piogge stagionali lascia il posto alla siccità e il lago salato si prosciuga progressivamente.
In questo periodo infatti l’acqua scarseggia e gli animali si radunano presso le numerose pozze permanenti, naturali o artificiali, presenti nel parco; inoltre il pan è privo di acqua e quindi assume l’aspetto di un paesaggio lunare: una distesa a perdita d’occhio di sale che scintilla sotto i raggi del sole.
Le temperature si abbassano nei mesi da maggio ad agosto e durante la giornata il termometro segna al massimo 25 gradi, mentre durante la notte precipita intorno allo zero; questi infatti sono i mesi più freddi e più secchi dell’anno; da settembre le temperature iniziano a risalire.
L’inverno è il periodo migliore per avvistare gli animali nel Parco Nazionale di Etosha poiché è facile trovarli presso le pozze d’acqua dove possono dissetarsi e dove trovano più facilmente fonti di nutrimento; inoltre in questo periodo, grazie alla scarsa vegetazione, la visibilità è migliore.
Il lago salato in questi mesi si prosciuga quasi completamente e la sua superficie bianca e luccicante è un paesaggio desolato e unico da non perdere e da fotografare.
Infine le strade sono più facilmente percorribili e questo rende possibili anche i safari fai da te.
Il periodo estivo che va dal mese di novembre al mese di aprile, è caratterizzato da temperature diurne elevate, da 30 a 40 gradi, e da acquazzoni stagionali che fanno rinverdire il Parco Nazionale di Etosha e che, grazie anche all’apporto dei fiumi stagionali, riempiono in parte il bacino del lago salato; solo in anni particolarmente piovosi il pan si riempie completamente di acqua, la profondità dell’acqua però non supera mai i 10 cm.
Nel mese di novembre iniziano le piogge, solitamente dalla zona orientale del parco e progressivamente si estendono a tutto il parco che progressivamente prende vita e l’acqua piovana inizia a riempire il pan.
In questo periodo è possibile assistere alla nascita di alcuni cuccioli di impala e di antilope saltante o springbok, nonostante non sia ancora il periodo delle nascite.
I mesi da dicembre a marzo sono i più piovosi, in questo periodo solitamente si verificano acquazzoni pomeridiani e la vegetazione del parco è al massimo del suo splendore, le piante e i cespugli tornano ad essere verdi e l’erba ricresce rigogliosa; questo è anche il periodo dell’anno in cui si concentrano le nascite dei cuccioli di impala e antilopi.
Aprile è l’ultimo mese estivo e solitamente le piogge iniziano a diradarsi, in questo periodo si assiste alle seconde nascite di impala e antilopi che hanno avuto il primo parto a novembre e quindi riescono ad avere un secondo cucciolo; il periodo di gestazione di questi animali è di 4 mesi e solitamente le nascite avvengono sono durante la stagione delle piogge poiché in questo periodo vi è maggiore disponibilità di nutrimento per le madri.
In inverno l’avvistamento dei mammiferi è più difficile poiché da un lato possono trovare acqua e fonti di nutrimento un po’ ovunque e quindi non si concentrano più solo in determinati punti del parco, dall’altro la vegetazione è più fitta e quindi si riduce la visibilità.
L’estate è il periodo migliore per gli amanti del birdwatching, in questi mesi infatti si trovano nel parco, oltre alle specie residenti, anche gli uccelli che migrano qui dall’emisfero nord e alcune specie acquatiche, attirate dalla presenza di acqua, compresi i fenicotteri che prediligono le acque con una elevata salinità e quindi si fermano qui mentre si spostano verso la Riserva di Makgadikgadi Pans in Botswana per la stagione degli accoppiamenti.
Mentre i grandi mammiferi, come ad esempio gli elefanti, si spostano verso nord nella direzione del campo di Namutoni, poiché in questa zona piove di più rispetto alla zona a sud del parco dove si trova Okaukeujo.
In estate, soprattutto in anni più piovosi, le strade sono difficili da percorrere, occorre essere esperti di 4×4 e pronti agli imprevisti.