Il clima nella Riserva Nazionale del Masai Mara e nelle Conservancy e quando andare

Masai Mara National Reserve landscape at the sunset
Non esiste un periodo migliore in generale per recarsi nella Riserva Nazionale del Masai Mara o nelle riserve private che vi confinano; ma esiste un periodo giusto per ogni attività che si vuole svolgere.
 
La Riserva Nazionale del Masai Mara e le Conservancy confinanti si trovano poco più a sud dell’Equatore e sono caratterizzate dall’alternanza di due stagioni principali: la stagione secca e la stagione umida o verde.
 
La stagione secca inizia solitamente in giugno e termina in ottobre; in questi mesi le piogge sono pressoché inesistenti, l’aria è secca e le temperature non sono elevate, le temperature più fredde si registrano tra giugno e luglio quando la massima è di 25° mentre la minima è di 10°.
 
La stagione umida o verde invece va da novembre ad aprile, è caratterizzata da temperature più elevate, soprattutto nei mesi di dicembre e gennaio, con la massima di 32° e la minima di 18°.
 
In questa stagione ci sono 2 periodi più piovosi: le piccole piogge in novembre e le grandi piogge tra aprile e maggio: in questi mesi è difficile guidare sul “black cotton” il terreno tipico di questa area: è poco permeabile quindi basta poca pioggia per renderlo estremamente scivoloso; mentre solitamente da dicembre a marzo non si verificano piogge.
 
Per assistere alla Grande Migrazione di due milioni di gnu e zebre bisogna recarsi qui tra la fine di giugno e la fine di ottobre; si noti che questi mesi sono indicativi perché l’arrivo di questi erbivori è guidato dall’alternanza effettiva delle stagioni e dal meteo e quindi è abbastanza imprevedibile sapere il momento esatto in cui giungono in queste terre e quando decidono di mettersi in marcia per far ritorno nel Parco Nazionale del Serengeti in Tanzania.
 
In generale i mesi in cui non piove sono i migliori per l’avvistamento della fauna che si raduna in prossimità dei corsi di acqua da cui dipende per sopravvivere, inoltre la vegetazione è più scarsa; mentre nei mesi più piovosi la vegetazione è più rigogliosa e rende più difficili gli avvistamenti, inoltre gli animai si disperdono poiché l’acqua è reperibile un po’ ovunque.
 
Per gli amanti del birdwatching i mesi migliori vanno da novembre ad aprile poiché in questo periodo, oltre alle specie residenti, sono presenti anche gli uccelli migratori che giungono qui dall’Europa per svernare; novembre ed aprile sono i mesi più piovosi di questo periodo, forse è meglio evitarli anche se le piogge non sono altro che rapidi scrosci di acqua solitamente nel pomeriggio.
 
Per assistere alla nascita dei cuccioli di gnu, delle zebre e delle antilopi gennaio e febbraio sono i mesi migliori, durante i quali è possibile assistere alle nascite ma anche a scene di caccia da parte dei predatori che cercano di approfittare della situazione di vulnerabilità sia dei piccoli nato da poco, sia delle madri.

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