Questi altopiani ondulati di origine vulcanica sono costellati di crateri e laghi di origine vulcanica e sono molto meno frequentati rispetto al più noto Cratere di Ngorongoro, ma nascondono dei gioielli che meritano sicuramente una visita.
Si estendono ad est del Cratere di Ngorongoro e sono delimitati a sud e a est dalla scarpata della Great Rift Valley mentre a ovest confinano con le Pianure Settentrionali e la savana del Parco Nazionale del Serengeti.
In quest’area remota sono presenti vulcani, crateri e monti di origine vulcanica come il Cratere di Olmoti e il Cratere di Empakaai, il Monte Loolmalasin e il vulcano attivo Lengai; una vera meraviglia dal punto di vista geologico che regala panorami mozzafiato in tutte le direzioni si guardi.
Per raggiungere questa zona, conosciuta anche come Altipiani dei Crateri, bisogna percorrere in 4×4 la strada che corre sul bordo del Cratere i Ngorongoro e poi discendere in direzione verso Nainokanoka e il Cratere di Olmoti.
Da questo punto la strada sterrata prosegue e, lungo il percorso, si possono ammirare paesaggi mozzafiato attraversando una zona dove raramente si incontrano altri viaggiatori; il percorso però è costellato di insediamenti Masai e, lungo la strada, si incontrano bambini Masai che conducono pecore e capre al pascolo oppure donne Masai che raccolgono radici ed erbe o ancora qualche guerriero Moran diretto non si sa dove.
Dopo due ore di viaggio in queste terre remote si giunge al Cratere di Empakaai, un cratere più piccolo del più famoso Ngorongoro ma altrettanto bello e sicuramente molto meno affollato; la sua caldera ha un diametro di 6 km e parte del fondo del cratere, circa la metà, ospita un lago alcalino color smeraldo.
Le pareti sono ricoperte da una foresta incontaminata ed è possibile effettuare walking safari per raggiungere il bordo del cratere; da qui si apre una vista mozzafiato sull’interno del cratere ma si può vedere in lontananza in vulcano Ol Doinyo Lengai, monte sacro dei Masai e, nelle giornate particolarmente limpide è possibile avvistare anche il Kilimanjaro e il Lago Natron.
Una volta giunti sul bordo del cratere è possibile discendere al suo interno; il Cratere di Empakaai è famoso soprattutto per il suo lago alcalino che si trova sul fondo e che solitamente è popolato da fenicotteri che colorano i bordi del lago di un rosa intenso.
Ci sono due percorsi che scendono sul fondo del cratere: il primo percoro si trova sulla parete meridionale, è lungo 1 km, prevede un dislivello di 700 metri e necessita di 1 ora e mezza per essere percorso in una direzione; l’altro percorso si trova sulla parete orientale, è lungo 2 km, prevede un dislivello di 300 metri e richiede 2 ore per essere percorso in una direzione; questa è una delle attività più emozionanti che si possono fare in questa zona.
Si può salire anche sul bordo del Cratere di Olmoti, seguendo un antico percorso che i Masai utilizzano per condurre il bestiame al pascolo; questo tracciato si snoda all’interno della fitta foresta montana, delle praterie e degli affioramenti rocciosi e conduce sul bordo del cratere da cui si ha una vista panoramica sugli Altipiani dei Crateri, oltre che sul fondo del cratere.
Questo cratere racchiude al suo interno una meraviglia della natura, infatti ospita una grande varietà di fauna e di flora; il lato nord offre migliori opportunità di avvistamenti di animali tra cui bufali, gnu, zebre, porcospini, alcelafi, tragelafi striati, iene, leopardi e, anche se solo in alcuni periodi dell’anno, elefanti; inoltre sono presenti molti uccelli, in particolare i fenicotteri rosa nel lago salato presente nel cratere, inoltre è possibile avvistare molte specie di farfalle.
In entrambi i percorsi di walking safari è obbligatorio essere scortati da un ranger armato della Conservation Area di Ngorongoro poiché vi è la possibilità di incontrare animali.
Al confine nordest della Conservation area si trova Ol Doinyo Lengai, è l’unico vulcano attivo della zona e ha la particolarità di avere la cima imbiancata, ma non dalla neve come accade per il Kilimanjaro, ma bensì in conseguenza della particolare composizione della lava che quando si raffredda diventa bianca.
Ol Doinyo Lengai in lingua Maa, la lingua parlata dai Masai, significa Monte degli Dei; è considerato un monte sacro per i Masai che affrontano trekking faticosi per salire in cima ed effettuare sacrifici alle divinità.
Le zone della Conservation Area del Ngorongoro
- Il Cratere di Ngorongoro
- Gli Altopiani Orientali
- Gli Altopiani Meridionali
- Le Pianure Settentrionali