Gli animali della Riserva Nazionale del Masai Mara e delle Conservancy

Maasai Mara Game Reserve in Kenya: cheetahs
Nella Riserva del Masai Mara, così come nelle Conservancy confinanti, la presenza di animali è strabiliante, sia per abbondanza sia per varietà di specie, e questo rende i safari qui un’esperienza indimenticabile.
 
La maggior parte dei visitatori si reca qui nei mesi in cui è presente la Grande Migrazione, da luglio ad ottobre, che rappresenta sicuramente un evento interessante ed entusiasmante per visitare la zona; le pianure sono sovraffollate da mandrie di gnu e zebre e altri erbivori e da predatori che si concentrano qui a causa della elevata presenza di potenziali prede.
 
Molti animali però risiedono qui tutto l’anno e recarsi qui in un altro periodo consente di visitare la Riserva Nazionale senza la ressa che inevitabilmente è presente nei mesi della Migrazione; inoltre molti non sanno che, oltre alla Grande Migrazione, esiste un’altra migrazione di gnu: la Migrazione delle Colline di Loito.
 
Alcune mandrie di gnu infatti non scendono verso sud nel Parco Nazionale del Serengeti, ma salgono verso nord, nella zona delle Colline di Loito e dintorni; è possibile avvistare queste mandrie principalmente nella Naboisho Conservancy e nella Olare Motorogi Conservancy.
 
Nella Riserva del Masai Mara sono presenti 95 specie di mammiferi e 570 varietà di uccelli; sono numeri impressionanti e questa varietà rende unica questa destinazione per i safari, uno dei luoghi migliori di tutta l’Africa.
 
Nell’Ecosistema del Grande Masai Mara vi è una delle più alte concentrazione di leoni di tutto il continente africano, circa 400 esemplari tra Riserva Nazione e Conservancy; sono presenti tanti branchi di elefanti e tutti gli altri Big 5, ovvero i leopardi, i leoni, i bufali africani del capo e i rinoceronti neri.
 
Per avvistare i rinoceronti neri serve una buona dose di fortuna poiché, oltre ad essere presenti in un numero esiguo, sono animali molto schivi e quindi tendono a nascondersi o ad allontanarsi quando li si approccia; inoltre vivono prevalentemente in una zona remota dove sono presenti cespugli fitti.
 
Il numero esiguo è dovuto all’intenso bracconaggio che questi animali hanno dovuto subire negli anni ’70 e ’80; ancora oggi sono vittime di questo massacro anche se, fortunatamente, in misura minore; il problema è che questa specie ha un ciclo di riproduzione più lungo di altre e quindi fa più fatica a recuperare ed aumentare il numero di esemplari in breve tempo.
 
Ovunque ci si diriga è possibile avvistare regolarmente molte specie di mammiferi tra cui: i branchi di zebre di Burchell; le mandrie di gnu; gli impala, solitamente concentrati nella boscaglia; gli eland con le loro corna dritte e la giogaia; gli schivi dik dik di Kirk; le gazzelle di Thomson; le gazzelle di Grant; le giraffe Masai, che solitamente si trovano in prossimità dei boschi di acacia; le antilopi topi sempre in allerta, è comune infatti avvistare alcuni esemplari intenti a scrutare l’orizzonte, spesso arrampicati su piccole cunette del terreno; i bufali africani o del capo; le antilopi d’acqua che, come suggerisce anche il nome, si trovano sempre in prossimità di paludi e acquitrini; i timidi alcelafi striati che amano restare nascosti nella boscaglia; le silvicapra o cefalofi grigi; le cervicapra; le antilopi roane; gli alcelafi di Coke; gli oribi; grandi gruppi di babbuini verdi; gli onnipresenti cercopitechi verdi; intere famiglie di facoceri intenti a scavare con le potenti zanne per trovare il cibo o che corrono con le loro code dritte verso l’alto.  
 
I predatori che si possono avvistare sono: i leopardi, le iene maculate, i ghepardi, gli sciacalli dalla gualdrappa, gli sciacalli striati, i gattopardi, i caracal e gli otocioni, quest’ultimi sono più facili da avvistare nelle riserve private mentre sono quasi assenti nella Riserva Nazionale del Masai Mara.
 
Mentre i predatori più difficili da avvistare dell’Ecosistema del Grande Masai Mara sono i licaoni che, purtroppo, sono praticamente estinti nella regione, ne sopravvivono solo uno o due branchi; sono praticamente impossibili da avvistare, non solo per il numero esiguo ma anche perché questi canidi coprono solitamente un areale molto ampio.
 
Nei fiumi perenni, come il Mara e il Talek, in acqua o sulle loro sabbiose sponde e spiaggette, sono presenti in grande numero gli enormi ippopotami e i coccodrilli del Nilo.
 
Inoltre la riserva Nazionale del Masai Mara e le riserve private limitrofe sono un paradiso per gli amanti del birdwatching, qui sono presenti infatti circa 570 specie di uccelli e il periodo migliore per osservarli è quando sono presenti anche le specie che migrano qui dall’Europa, ossia nei mesi da novembre ad aprile.
 
Gli struzzi comuni, le faraone, i turachi, i bucorvi cafri, diverse e colorate specie di uccelli tessitori, i gruccioni, i bellissimi e abilissimi martin pescatori, le gru coronate grigie, le ghiandaie, le otarde, diverse specie di cicogne, sono solo alcune delle specie che si possono avvistare più comunemente.
 
Sono presenti 57 specie di rapaci, in particolare: differenti specie di avvoltoi, le cicogne marabù, i serpentari, i falchi pigmei, le poiane augurali, diverse specie di aquile, come l’aquila urlatrice, l’aquila rapace, l’aquila delle steppe, l’aquila dalla lunga cresta; inoltre sono presenti diverse specie di rapaci notturni tra cui diverse specie di gufi.
 
Nei mesi di gennaio e febbraio si verificano le nascite dei cuccioli di molte specie di erbivori, in particolare i cuccioli degli gnu; è emozionante assistere ad un evento del genere, i cuccioli appena nati già si reggono in piedi e dopo pochi minuti sono già in grado di correre.
 
Inevitabilmente le nascite attirano molti predatori, tra cui leoni, leopardi, iene, ghepardi, sciacalli e avvoltoi, che cercano di approfittare del momento per cacciare; spesso si assiste a scene strazianti e crude ma la natura è anche questo.
 

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