La Valle di Seronera è una delle zone più conosciute e famose del Parco Nazionale del Serengeti ed è la destinazione preferita da chi vuole vedere i felini; qui infatti c’è una delle più alte concentrazioni di tutto il continente africano ed è possibile avvistarli durante tutto l’anno.
Durante una giornata di safari è comune riuscire a trovare tutti i grandi felini, leoni, leopardi, ghepardi e iene; inoltre è possibile avvistare anche piccoli felini come manguste, gattopardi, caracal, otocioni e sciacalli.
Seronera inoltre è molto amata dai viaggiatori: qui infatti si trovano alcuni fiumi perenni che consentono a molti animali di vivere qui durante tutto l’anno e dove, durante la stagione secca, si radunano gli animali alla ricerca di acqua; questo attira i predatori e offre eccezionali opportunità di avvistamenti.
Lungo i fiumi si trovano alberi ad alto fusto, in particolare i Sausage Tree, gli alberi delle salsicce; sui rami di questi grandi alberi vi è un’elevata probabilità di avvistare i leopardi impegnati a cibarsi di una preda o che semplicemente si riposano con le zampe a penzoloni dal ramo e lo sguardo sognante.
I ghepardi vengono avvistati solitamente mentre se ne stanno seduti nell’erba impegnati nell’osservare le prede, oppure sdraiati su un termitaio abbandonato o sopra un sasso.
Il nome “Seronera” deriva dalla parola Masai “siron” che significa “otocione”.
Dal punto di vista paesaggistico Seronera è una zona meravigliosa, è la rappresentazione della savana africana che tutti immaginano e sognano: qui infatti la savana domina il paesaggio a perdita d’occhio fino all’orizzonte; i fiumi sinuosi serpeggiano attraverso gli alberi; le pozze d’acqua permanenti e le paludi stagionali completano il paesaggio in modo armonioso.
I profili neri delle acacie che si innalzano dalle pianure e i grandi massi granitici dei kopjes, che si possono avvistare a distanza, costituiscono la quintessenza dell’Africa; uno scenario che rapisce il cuore.
Ogni mattina il sole con i suoi raggi illumina e scalda le pianure a oriente per poi accendersi di un rosso intenso quando tramonta a occidente; un ciclo giornaliero che crea scenari meravigliosi che mai possono stancare chi vi assiste.
Alba e tramonto sono solo uno dei ritmi senza fine che guidano la vita nella Valle di Seronera.
Le praterie spazzate dai venti che dominano il paesaggio mutano da un verde brillante durante la stagione verde, subito dopo la stagione delle piogge, a un colore che va dal giallo paglierino al fulvo durante la lunga stagione secca; stravolgendo così il paesaggio e la vita degli animali che qui vi risiedono o vi transitano.
La Valle di Seronera ospita anche la Grande Migrazione che transita in queste terre sia quando è in cammino verso nord per raggiungere i pascoli del Masai Mara, nei mesi di aprile e maggio; sia quando le mandrie tornano verso sud per raggiungere le verdi praterie, nei mesi di novembre e dicembre.
In questi due momenti dell’anno ovunque, a perdita d’occhio, si avvistano gnu e zebre che formano infinite colonne in cammino, lunghe anche 50 km; il silenzio della savana viene rotto dal rumore degli zoccoli che sollevano nubi di polvere rossa.
Seronera è una zona di transizione tra le praterie del sud e la parte più boscosa del Serengeti più a nord, quindi qui troviamo un’elevata varietà di animali poiché convivono sia quelli che tipicamente vivono nelle zone boschive con quelli che invece prediligono le zone più erbose e aperte.
Grandi gruppi di corpulenti ippopotami possono essere avvistati nelle pozze e nei fiumi quasi completamente immersi in acqua o nel fango mentre fanno le bolle espirando, spalancano le loro enormi bocche oppure mentre lottano tra di loro per il predominio del territorio.
E’ facile scorgere un impala maschio che protegge il suo branco di femmine e lo conduce sulla riva del fiume per l’abbeverata; mentre con un po’ di fortuna è possibile scorgere una coppia di dik dik che si ripara tra i cespugli.
Altri avvistamenti possibili in questa zona sono: le giraffe che si nutrono delle acacie; le cervicapra e le antilopi d’acqua che si trovano sempre in prossimità dei corsi d’acqua; le gazzelle di Thomson che muovono velocemente la loro piccola coda, sempre in allerta per paura dei ghepardi che solitamente le predano; gli alcelafi che prediligono le zone più ombrose; famiglie di facoceri che sguazzano nel fango o scavano il terreno alla ricerca di radici e tuberi e gli elefanti che scelgono la zona più boscosa sia per l’ombra sia poiché amano nutrirsi di rami e foglie.
Si trovano in questa zona anche grandi branchi bufali che brucano oppure che alzano il muso annusando l’aria con il loro enorme naso oppure che restano lì immobili quasi in segno di sfida; infine facilmente si avvistano branchi di babbuini e di cercopitechi verdi che stanno al sicuro sulle piante, solitamente sono impegnati a nutrirsi o a spulciarsi.
Questa è la zona del parco che da sempre, da quando fu fatto il primo safari fotografico nel 1928, attira più visitatori per le sue meraviglie e anche grazie alla sua capacità ricettiva; inoltre qui si recano ogni anno centinaia di studiosi e di ricercatori.
Le aree del Serengeti Centrale
- La Valle di Seronera
- Il fiume Seronera
- La Retina Hippo Pool
- I Moru Kopjes
- I Masai Kopjes
- La Collina di Makoma
- La sorgente di Turners
- I Simba Kopjes
- Le Pianure di Long Grass