I Datoga sono un popolo di pastori che dipende in larga parte dal bestiame per il loro sostentamento; allevano capre, pecore e soprattutto gli zebù africani dal corno corto.
Il bestiame è molto importante per i Datoga per diverse ragioni; innanzitutto vi ricavano il latte che è il loro alimento principale, la carne a volte viene utilizzata come fonte di cibo, infine il bestiame e la carne sono una preziosa merce di scambio mei mercati.
Di un animale i Datoga utilizzano tutte le parti: la carne, il latte ed il sangue come alimenti, il grasso per la cura del corpo e per ingrassare le pelli con cui realizzano accessori di abbigliamento, le corna per realizzare contenitori, i tendini per ottenere delle corde, infine lo sterco viene utilizzato sia nella costruzione delle case sia nella pratica di alcuni rituali.
I bovini vengono macellati raramente e con l’obiettivo di ottenere una fonte di proteine importante, solitamente invece vengono munti per raccogliere il loro latte che è particolarmente abbondante nella stagione delle piogge, quando il manto erboso permette un foraggiamento eccellente; in questo periodo si ha quindi una produzione aggiuntiva che viene venduta in cambio di prodotti agricoli.
Gli altri animali, come capre e pecore, vengono allevati per la loro carne, il latte di capra viene utilizzato raramente per lo svezzamento dei bambini, mentre gli uomini adulti non lo bevono mai.
Il bacino del lago Eyasi, l’area della Tanzania dove vivono i Datoga, è una zona arida e i pastori devono muoversi di continuo alla ricerca di pascoli migliori per il loro bestiame, utilizzano un modello di rotazione del pascolo ciclico che segue le stagioni delle piogge.
Le tre aree topografiche della zona abitata dai Datoga.
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Le pianure con pascoli lungo la riva del lago, pianure che in lingua Datoga si chiamano “Muhajega”; gli animali vengono portati qui durante il picco della stagione secca per trovare acqua e cibo.
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Una zona di boscaglia relativamente piatta, “Darabet” in lingua Datoga, che si estende dalle pianure fino alle colline ed è caratterizzata da macchie di acacie, prevalentemente l’acacia tortilis.Questa è la zona dove sorgono le fattorie Datoga e dove il bestiame viene tenuto durante il periodo delle piogge.
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Le colline, “Mbulu” in lingua Datoga, coperte da fitta macchia costituita da Acacia brevispica, Aloe e Baobab, vengono utilizzate una volta terminate le piogge ma prima che sopraggiunga la siccità tipica della stagione secca, mentre durante la stagione delle piogge vengono evitate a causa di un elevata presenza di mosche tse-tse.
Il capofamiglia è colui che decide come muovere il bestiame, ma il modello è abbastanza standard, le mandrie risiedono nei pressi delle fattorie e dei villaggi durante la stagione delle piogge e nei mesi successivi, ovvero da febbraio a giugno; si spostano in seguito sulle colline nei mesi di luglio e agosto ed infine scendono sulle sponde del lago durante la stagione secca che raggiunge il culmine alla fine di settembre e a ottobre, per poi tornare di nuovo alle fattorie con l’inizio delle piccole piogge di novembre e dicembre e vi resteranno anche per i mesi a seguire.
La vita, la tradizione e la cultura del popolo Datoga
- L’abbigliamento e le pratiche del body modification dei Datoga
- La storia del popolo Datoga
- L’organizzazione sociale e i villaggi dei Datoga
- I riti e le cerimonie dei Datoga
- L’allevamento e il bestiame nella tradizione dei Datoga