Gli Mbulu Iraqw sono un popolo di agricoltori che abita nella Tanzania centro-settentrionale, in prossimità dei Laghi Manyara e Eyasi; vivono in una situazione di isolamento dovuto principalmente alla lingua che parlano.
Infatti in una zona dove in prevalenza viene parlato il kiswahili, loro parlano una lingua che ha legami con le antiche lingue etiopi che ne definisce la provenienza, anche se si sa poco sulla storia di questo popolo e delle loro migrazioni; nel nord del Kenya alcuni ritrovamenti archeologici hanno stabilito che, in un momento non ben definito della loro storia, sono transitati anche da quelle terre.
Vivono in villaggi costituiti da abitazioni sperdute sul territorio e hanno una struttura sociale che raggruppa i villaggi in contee che vengono guidate da un consiglio di anziani che si preoccupano di risolvere tutti i problemi.
Il gruppo etnico degli Mbulu o Iraqw è un popolo che vive nella zona centro – settentrionale della Tanzania, e precisamente nelle regioni di Arusha e Manyara, concentrati in prevalenza nella zona tra il Lago Manyara e il Lago Eyasi.
La loro storia è un enigma, la loro lingua ha legami con le antiche lingue etiopi e appartiene al ceppo cuscitico meridionale però alcuni ritrovamenti archeologici collocano gli Mbulu nel Kenya settentrionale; probabilmente nel corso della loro storia sono scesi dall’Etiopia, si sono fermati in Kenya e poi si sono progressivamente spostati verso sud, fino a raggiungere la zona abitata attualmente, ossia il territorio che si estende dalle scarpate della Rift Valley fino alle savane.
I loro lineamenti del viso sono sottili e sono simili a quelli delle popolazioni etiopi, anche questo suggerisce che gli Mbulu possano essere originari dell’Etiopia e del Kenya settentrionale e che poi siano migrati a sud per via dei conflitti con le altre popolazioni.
Gli Mbulu non sono mai stati un popolo di guerrieri, nella loro storia hanno sempre preferito spostarsi piuttosto che combattere contro le altre popolazioni.
Oggi gli Mbulu vivono in un isolamento linguistico, la loro lingua infatti risulta essere molto differente dalle lingue parlate dai popoli confinanti, anche in seguito alla diffusione del Kiswahili.
Si stima che la popolazione Mbulu sia composta da circa 450.000 individui che vivono in capanne realizzate attraverso l’utilizzo di rami e fango oppure si rifugiano in grotte nelle montagne.
Sia le capanne sia le grotte, anche se disperse sul territorio, fanno sempre parte di un villaggio; gli abitanti di un villaggio solitamente si aiutano a vicenda nella coltivazione dei campi e nella soluzione dei problemi quotidiani.
Gli Mbulu Iraqw sono prevalentemente degli agricoltori e praticano una agricoltura intensiva e, soprattutto grazie a tecniche di irrigazione e di terrazzamento dei terreni, riescono ad avere due raccolti nell’arco dell’anno.
Solitamente possiedono del bestiame che, da un lato, definisce lo status e la ricchezza di un individuo, mentre dall’altro fornisce loro la carne e il latte.
Celebrano alcuni rituali, il più importante tra tutti è sicuramente il rito di passaggio della circoncisione maschile che rappresenta il passaggio all’età adulta e viene praticato sui bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni.
La vita, la tradizione e la cultura del popolo Mbulu o Iraqw
- La religione del popolo Mbulu o Iraqw
- I villaggi del popolo Mbulu o Iraqw
- I riti e le cerimonie del popolo Mbulu o Iraqw
- La storia del popolo Mbulu o Iraqw
- L’economia del popolo Mbulu o Iraqw