Un popolo sconosciuto e primitivo che vive ancora come vivevano i nostri antenati millenni fa, raccogliendo i frutti della terra e cacciando selvaggina, senza un vero e proprio villaggio dove rifugiarsi ma solo un fuoco intorno a cui radunarsi durante la notte.
Sono i discendenti diretti dell’Homo Erectus e parlano una lingua arcaica che non ha elementi in comune con le altre popolazioni; oggi si trovano a fronteggiare un futuro incerto a causa del conflitto con altre tribù più grandi e più evolute e la conseguente riduzione del loro territorio.
Gli Hazdabe sono tra le popolazioni più primitive che abitano il nostro pianeta, vivono una piccola zona della Tanzania del nord e sono i discendenti diretti dell’Homo Erectus che abitò lungo la Rift Valley centinaia di migliaia di anni fa.
Un’analisi dei ricercatori del progetto Genographic ha stabilito che, circa 150.000 anni fa, una popolazione preistorica di Homo sapiens nella regione dell’Africa centrale orientale, si divise in due gruppi che migrarono e colonizzarono altre terre; gli antenati degli Hadzabe che si stabilirono al nord della Tanzania mentre l’altro gruppo, gli antenati dei San, arrivarono fino al nord della Namibia dove si sono stabiliti.
Lo stile di vita degli Hadzabe è praticamente rimasto immutato da millenni: non praticano né l’allevamento né la coltivazione; non lavorano il ferro di cui necessitano, ma lo ottengono praticando il baratto con la vicina tribù dei Datoga.
Vivono esclusivamente di caccia e sono raccoglitori dei frutti spontanei della natura come ad esempio le bacche, i tuberi ed il miele; sono l’ultima tribù di cacciatori-raccoglitori nomadi della Tanzania.
Vivono in piccoli gruppi da 20 a 30 individui e utilizzano campi mobili per spostarsi facilmente alla ricerca di animali da cacciare e di bacche e frutti.
Gli Hadzade non hanno una organizzazione sociale formale, sono un popolo pacifico e alla guerra preferiscono banalmente spostarsi in altre zone per evitare i conflitti, la loro vita è diventata sempre più difficile perché tribù più grandi ed organizzate di pastori, come ad esempio i Masai, hanno progressivamente invaso molta della loro terra, distruggendone la fauna e le piante da cui dipende il loro sostentamento.
La regione dove vivono ai giorni nostri è limitata ad una pianura che comprende il lago Eyasi nella Central Rift Valley e il vicino Serengeti Plateau.
Gli Hadzabe parlano una lingua arcaica che utilizza dei suoni inusuali per la nostra fonetica, in particolare alcune consonanti hanno un suono simile a un “click” o a uno “schiocco”, per riprodurre questo suono fanno schioccare la lingua contro il palato o contro i denti.
Questi particolari suoni sono presenti in altre 30 lingue del continente africano, ma sono concentrate quasi tutte nell’Africa Australe, solo due sono isolate e sono state classificate come famiglie linguistiche a sé stanti e sono le lingue parlate dagli Hadzabe e dai Sandawe entrambi residenti in Tanzania.