La Mara Naboisho Conservancy

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Questa riserva si trova a nordest della Riserva Nazionale del Masai Mara, è la seconda riserva privata del Masai Mara per dimensione; è stata istituita nel 2010, la più recente, e copre un’area di 200 kmq.
 
La Mara Naboisho Conservancy è stata istituita come area di conservazione della natura e come area per la pastorizia e si trova a nordest della Riserva Nazionale del Masai Mara, a est della Olare Motorogi Conservancy e a ovest della Kinyei Conservancy.
 
Come tutte le Conservancy rappresenta una zona cuscinetto dove gli animali possono muoversi liberamente uscendo dai confini della Riserva Nazionale; in questo modo vengono preservati i corridoi della Grande Migrazione, fatto importantissimo per la salvaguardia degli animali e per la sopravvivenza dell’Ecosistema del Grande Masai Mara.
 
La concentrazione di animali qui è particolarmente elevata e nella sua savana e nelle sue foreste selvagge si avvistano abitualmente elefanti, giraffe, gazzelle di Thomson, gazzelle di Grant, ippopotami, impala, zebre, gnu e altri erbivori; inoltre sono presenti molti predatori come i leoni, ghepardi, iene e leopardi; infine è possibile avvistare, con un po’ più di fortuna, licaoni, caracal, gattopardi, tassi del miele, proteli e oritteropi.
 
Questa riserva privata, inoltre, si trova sulle rotte migratorie della meno conosciuta Migrazione delle Colline di Loito: queste mandrie di gnu, alla fine della stagione secca, anziché scendere nel Parco Nazionale del Serengeti, risalgono dalla Riserva Nazionale del Masai Mara e si spostano nella zona delle Colline di Loito a est e nell’area di alcune Conservancy del nord, inclusa la Mara Naboisho Conservancy.
 
Infine la riserva è un paradiso per gli amanti del birdwatching che qui possono avvistare circa 300 specie di uccelli, tra cui ghiandaie, aquile, falchi, buceri, averle, tessitori e tanti altri.
 
Qui si possono svolgere molte più attività rispetto a quelle concesse nella Riserva Nazionale del Masai Mara, in particolare, oltre ai classici game drive, si possono effettuare walking safari e safari notturni, si possono visitare i villaggi Masai per scoprire la cultura e lo stile di vita di questo popolo; inoltre è possibile trascorrere una notte fuori dal lodge o dal campo tendato, per un contatto più diretto con la natura, in accampamenti temporanei.
 
Naboisho in lingua Maa, la lingua del popolo Masai, significa “incontro”, infatti la riserva privata è nata proprio dalla volontà delle comunità locali che si sono incontrate per fare qualcosa per la conservazione ma anche per migliorare le condizioni di vita dei proprietari delle terre.
 
Ci sono circa 500 proprietari terrieri Masai nell’area della conservancy e nel 2008 i loro rappresentanti si sono incontrati con alcuni conservazionisti, ecologisti ed alcuni investitori nel settore del turismo per definire un modello che potesse combinare la conservazione e il mantenimento delle tradizioni culturali e nel 2010 fu firmato un accordo di 15 anni per istituire la Mara Naboisho Conservancy.
 
Il consiglio della riserva è formato da tre anziani Masai e da tre manager delle strutture turistiche e questo per far si che tutti gli interessi siano rappresentati e anche per risolvere equamente le controversie.
 

Gli obiettivi principali della Mara Naibosho Conservancy

  • Conservare le risorse naturali e le abitudini e le tradizioni delle comunità locali
  • Promuovere il turismo che costituisce la principale fonte di reddito
  • Contribuire al miglioramento delle condizioni delle comunità locali creando progetti in vari campi e creando posti di lavoro nei lodge e nei campi tendati.
 
Solo le guide dei campi tendati e dei lodge possono condurre safari all’interno della riserva e questo perché queste guide si sono impegnate a rispettare un codice etico nello svolgimento delle loro attività, nel rispetto dell’ambiente e degli animali selvatici.
 
E’ stato anche implementato un piano di rotazione dei pascoli per il bestiame per evitare l’eccessivo sfruttamento dei pascoli.
 
Da quando è stata istituita la riserva sono stati subito registrati risultati positivi: sono incrementate le specie di animali presenti e anche il numero di esemplari per specie; si sono verificati meno casi di bracconaggio e il tentativo di risolvere il conflitto tra la presenza dell’uomo e degli animali selvatici ha iniziato a dare i primi frutti.
 
I proventi della Conservancy vengono destinati al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali, vengono finanziati differenti progetti che hanno come obiettivo, tra gli altri, la salute, la scuola, l’acqua pulita, l’occupazione e progetti dedicati alle donne.
 
Nella Mara Naboisho Conservancy sono presenti alcuni progetti di conservazione molto importanti: il Big Cat Project che si occupa di localizzare i leoni, i leopardi e i ghepardi e studiarli, inoltre si occupa di risolvere i conflitti con l’uomo e di educare le comunità locali; l’Elephant Voices che si occupa principalmente di monitorare gli spostamenti degli elefanti nella zona, cercando di identificare delle rotte e di prevenire il bracconaggio.
 
Mentre il Mara Naboisho Lion Project ha un obiettivo molto ambizioso: cercare di identificare gli spostamenti dei branchi di leoni all’interno della riserva privata e per segnalare per tempo ai pastori Masai dove recarsi con il proprio bestiame e dove è meglio non avventurarsi per la presenza proprio dei leoni; l’obiettivo ambizioso è quello di ridurre al minimo gli incidenti dovuti alla presenza in contemporanea in un luogo di bestiame e leoni.
 
Quest’ultimo progetto non è ancora a pieno regime ma, grazie anche al supporto di Kenya Wildlife Trust e di Danish Zoological Society, sta iniziando a dare qualche risultato incoraggiante.
 

Le Riserve della Zona Nord del Masai Mara 

  • Mara Naboisho Conservancy
  • Mara North Conservancy
  • Olare Motorogi Conservancy
  • Ol Kinyei Conservancy
  • Ol Choro Oiroua Conservancy
  • Lemek Conservancy

Masai Mara National Reserve Map Conservancies Kenya

Mappa della Riserva Nazionale del Masai Mara e delle Conservancy confinanti – Illustration Credits: Marco Dal Molin – marcodalmolin.it

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