Dopo aver trascorso due giorni qui a Gweta, in Botswana, dove abbiamo visitato il Ntwetwe Pan, oggi è giunto il momento di partire per andare a Maun.
Siamo contenti perchè oggi arrivano i nostri amici e nei prossimi giorni viaggeremo con loro e faremo un mobile safariin Moremi Game Reserve, in Savuti e lungo il Fiume Chobe nel Chobe National Park.
Oggi lasciamo finalmente il Gweta Lodge!
Purtroppo siamo stati costretti a prenotare il Gweta Lodge, in quanto al Planet Baobab, il nostro preferito qui a Gweta, non c’era posto, nonostante abbiamo cercato di prenotare con molti mesi di anticipo.
Eravamo curiosi di testare comunque il Gweta Lodge perché ce ne avevano parlato bene, in realtà la parte del lodge non è male, non abbiamo visto le camere ma la piscina e la lounge sono belle e la cena non è male, anche se non c’è molta scelta.
Il problema è se si vuole fare camping come abbiamo fatto noi: l’area destinata al campeggio non è un campeggio ma un parcheggio, non è adeguatamente attrezzata e non viene pulita con regolarità.
Ma la cosa più spiacevole è che si viene trattati come ospiti di serie B: la manager, che è tanto carina e ospitale con gli ospiti del lodge, non rivolge nemmeno la parola a chi è in campeggio, è davvero imbarazzante!
Una sera abbiamo cenato al ristorante con i nostri amici del Belgio, lei è arrivata tutta sorridente e si è messa a parlare con loro, mentre noi ci ha ignorato, e ha fatto così con tutti gli altri ospiti, in base a dove alloggiavano; non ci volevamo credere.
Onestamente non credo che torneremo qui a Gweta Lodge, non ci è piaciuto proprio…Planet Baobab forever!
Meno male che oggi partiamo!
Dopo colazione infatti prepariamo il nostro Dr. Livingstone e siamo pronti a partire, oggi si va a Maun.
Attraversiamo il villaggio di Gweta, raggiungiamo la strada principale, la A3 Maun-Nata, e svoltiamo a sinistra; il primo tratto di strada che percorriamo è lo stesso dove siamo transitati venendo a Gweta da Khumaga, passiamo tra il Makgadikgadi National Park e il Nxai National Park e proseguiamo.
Ad un certo punto, poco lontano dalla strada, vediamo tre elefanti maschi che sono impegnati a mangiare, rallentiamo per guardarli e, nello stesso momento, ci si affianca un’auto che proviene nel senso contrario al nostro e ci chiedono “Da dove venite? C’è qualcosa da vedere da quelle parti?”; la domanda ci lascia un po’ perplessi, ci rendiamo conto che questi due ragazzi sono venuti in Botswana senza sapere dove andare e cosa vedere e, soprattutto, senza prenotare nulla…una scelta un po’ estrema a nostro parere.
Proseguiamo il nostro viaggio verso Maun, rispetto all’ultima volta che siamo passati su questa strada hanno rifatto alcune porzioni di asfalto e hanno chiuso diverse buche, anche se ci sono alcuni tratti che sono ancora in condizioni precarie e avrebbero tanto bisogno di un intervento.
Ci impieghiamo due ore e mezza per arrivare a Maun, lungo tutta la strada non abbiamo incontrato nessuna cittadina, solamente qualche casa sparsa qua e là e niente altro.
Anche senza guardare il navigatore abbiamo capito subito quando ci stavamo avvicinando a Maun perché si iniziavano a vedere segni della presenza umana; tra l’altro abbiamo la sensazione che abbiamo costruito diversi edifici nuovi.
Alla fine siamo riusciti ad arrivare alle 11,00, molto bene perché abbiamo molte cose da fare oggi.