Il Fish River Canyon

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Nel sud della Namibia si trova una delle più incredibili meraviglie naturali del continente africano, il Fish River Canyon.
 
Il Fish River Canyon è una enorme gola formatasi da una combinazione di eventi naturali, da una parte l’azione di erosione da parte dell’acqua del fiume, dall’altra il collasso del fondo della valle, avvenuto in un periodo collocabile tra i 650 e i 500 milioni di anni fa, a seguito di violenti movimenti della crosta terrestre.
 
Le dimensioni di questo canyon sono impressionanti, si estende per una lunghezza di 160 km, 27 km di larghezza e le pareti delle sue profonde gole raggiungono un’altezza di 500 metri; queste dimensioni fanno si che il Fish River Canyon sia il secondo canyon più grande al mondo dopo il Grand Canyon negli Stati Uniti d’America.
 
La gola scavata dal Fish River, un affluente del fiume Orange, rappresenta una delle maggiori attrazioni turistiche del paese; il percorso tortuoso del canyon è scavato nel terreno di un altopiano piatto e arido; avvicinandosi via terra resta nascosto alla vista fino a quando non si giunge sul bordo, lasciando i visitatori esterrefatti per la sua bellezza e dimensione.
 
Il canyon fa parte di un parco nazionale per la conservazione della natura, il Ai-Ais Richtersveld Transfrontier Park.
 
Il Fish River inizia il suo viaggio sulle montagne di Naukluft e scorre fino al fiume Orange, a sud; lungo il percorso questo fiume scorre inizialmente calmo per poi cadere in due cascate prima di raggiungere il fiume Löwen per poi precipitare nel canyon con il suo percorso a serpentina fino al termine della gola di Ai-Ais.
 
A volte, il Fish River è calmo e tranquillo, e altre volte scorre  impetuoso attraverso le pareti del canyon; solitamente per la maggior parte dell’anno il fiume è in secca e presenta alcune pozze d’acqua semi permanenti che garantiscono la sopravvivenza di flora e fauna; durante la stagione delle piogge, da gennaio ad aprile, il Fish River diventa impetuoso con una notevole portata d’acqua.
 
Il Fish River Canyon è conosciuto all’uomo fin da tempi primordiali e i San ed i Nama, due popolazioni indigene del deserto namibiano, attribuiscono la creazione del canyon ad un serpente gigante.
 
Dal lookout vicino Hobas, si può ammirare in tutta la sua maestosità il profondo canyon e vedere il fiume che scorre formando una curva a ferro di cavallo, nota con il nome di “Hell’s Bend”.
 
Sul margine della scarpata, oltre ad interessanti pannelli informativi, si può trovare un lussuoso resort che organizza escursioni nel fondo della gola dove si trovano sorgenti di acqua calda sulfuree.
 
 
 

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