Stamattina eravamo a Odienne in Costa d’Avorio, dopo aver fatto il check-out siamo partiti, oggi viaggeremo verso sud; in questa parte del paese passano meno auto e camion rispetto alla parte orientale e la popolazione ci sembra più povera, sicuramente ci sono più villaggi tradizionali, anche se le cittadine e i paesini non mancano.
Man mano che procediamo verso sud la vegetazione è sempre più presente e diventa sempre più rigogliosa; è meraviglioso vedere tanto verde dopo così tanta aridità.
Dopo un paio d’ore di auto siamo arrivati alla cittadina di Touba, qui ci troviamo nella terra del popolo Yacuba, conosciuto anche come Dan.
Siamo andati a visitare il villaggio di Silakoroche ospita una pozza con i pesci gatti, gli animali sacri per gli Yacuba e anche per altre tribù dell’Africa Occidentale; per arrivare alla pozza dobbiamo attraversare il villaggio e i bambini e le donne ci seguono e ci chiedono le fotografie, sembrano molto divertiti dalla nostra presenza.
Poi siamo andati nel villaggio di Godoufouma che si trova poco distante, anche qui passiamo tra le capanne e ci rechiamo dove c’è un grande spiazzo; qui assistiamo alla danza dei trampoli, che solitamente danzano nelle occasioni speciali come ad esempio le nascite o i funerali.
E’ stato molto interessante incontrare i Dan, sono molto ospitali e sembrano felici della nostra presenza.
Quando termina la danza è ora di pranzo, quindi ci siamo recati nella cittadina di Touba che abbiamo attraversato prima; la nostra guida ha già ordinato il buffet, quindi quando arriviamo è tutto pronto.
Abbiamo pranzato all’aperto sotto una fresca tettoia, ci rilassiamo, chiacchieriamo e ridiamo; si sta proprio bene qui.
Dopo pranzo è ora di ripartire, dobbiamo percorrere ancora circa un centinaio di chilometri per raggiungere Man.
Il paesaggio cambia di nuovo, la vegetazione è sempre più rigogliosa e, intorno a noi, ci sono alcune colline ricoperte di foresta equatoriale con palme, papaye e alberi Iroko, che sono altissimi, ad un certo punto vediamo anche qualche promontorio roccioso; tutto questo verde è molto rilassante.
Verso le 16,00 arriviamo a Man, sembra essere una cittadina abbastanza grande.
Come prima cosa andiamo a vedere le scimmie sacre che si trovano nella foresta appena fuori Man; sono scimmie mona, sono piccoline ma sembrano furbissime.
Appena ci vedono ci vengono incontro perché sono abituate che la gente porta loro da mangiare.
Una leggenda narra che uno stregone abbia trasformato gli uomini in scimmie in modo che potessero nascondersi nel bosco; lo stregone voleva salvare gli uomini da un invasore e disse loro “quando sconfiggo l’invasore torno e vi ritrasformo in uomini”, ma lo stregone morì e gli uomini rimasero scimmie.
Queste scimmie sono venerate, quindi, poiché gli abitanti di Man credono che siano i loro antenati.
Questa storia è simile a una delle leggende che ci hanno raccontato in Ghana nella Foresta Sacra di Boabeng Fiema.
Diamo loro qualche banana, sono velocissime e fameliche; scattiamo un po’ di foto e poi andiamo.
Giriamo un po’ per le vie della città, passiamo attraverso un paio di mercati e poi finalmente arriviamo in hotel.
Prima di riposarci un po’ andiamo a fare shopping, qui di fronte infatti si trovano 3 o 4 bancarelle che vendono maschere, statue e altri oggetti di artigianato.
Resteremo qui a Man 2 notti; domani visitiamo i dintorni, ma adesso ci meritiamo un po’ di riposo.