Stamattina siamo partiti da Korhogo, in Costa d’Avorio, abbiamo visitato il villaggio dei fabbri di Koni e il villaggio Senoufo di Niofoin; il nostro viaggio è poi proseguito fino a Boundiali, stanotte dormiremo qui.
Come prima cosa facciamo check-in in hotel e andiamo a pranzo al ristorante dell’hotel; oggi è una giornata calda, per fortuna che è un caldo secco, ma si fa sentire.
Dopo pranzo si parte subito, oggi andiamo a visitare un villaggio Fulani; noi li abbiamo già visti in Ghana, avevamo visitato il loro villaggio e avevamo chiacchierato con loro, ma torniamo volentieri, anche perché ogni villaggio ha una storia a sé.
Andiamo in macchina, ma non è molto distante dall’hotel; arriviamo e parcheggiamo.
Abbiamo un po’ da camminare poiché il villaggio non è raccolto ma sparpagliato, ogni gruppo di capanne appartengono a una sola famiglia e nel villaggio vivono più famiglie; in questo villaggio ci sono in tutto 4 famiglie.
Nel villaggio sono presenti quasi tutte donne, gli uomini sono in giro con il bestiame, ne è rimasto qualcuno al villaggio per proteggere le donne e i bambini.
I Fulani sono un popolo nomade e vivono in diversi paesi dell’Africa Occidentale, anche se loro sostengono di provenire dalla Penisola Arabica; non ci sono prove in tal senso però hanno dei lineamenti differenti dai Bantu, alcuni dicono che discendono dai Berberi, dobbiamo indagare più a fondo.
In realtà alcuni Fulani sono diventati stanziali, o comunque restano in un luogo per anche 20 o 30 anni; solitamente si spostano alla ricerca di acqua e cibo per il bestiame; i Fulani, infatti, sono in prevalenza allevatori.
I Fulani sono mussulmani, ma praticano anche l’animismo.
Le donne Fulani hanno un trucco particolare: si colorano il labbro inferiore e il mento con un henné nero, questa abitudine non ha particolari significati, lo fanno semplicemente per bellezza; inoltre vestono abiti molto colorati e indossano diversi gioielli; alcune sono davvero molto belle, impossibile non scattare loro fotografie.
Nonostante siano mussulmane sono felici di farsi fotografare per poi guardarsi nello smartphone o nel visore della macchina fotografica; a dir la verità inizialmente alcune sono molto timide e un po’ titubanti, poi, quando vedono le fotografie delle altre, vogliono essere fotografate.
Ci impieghiamo più di un’ora per fare il giro di tutto il villaggio poiché i gruppi di case, delle varie famiglie, sono lontane le une dalle altre.
Dove si trovano le case si sta bene poiché solitamente sono presenti alti e frondosi alberi, ai cui rami sono appese le pannocchie ad essiccare; mentre tra un gruppo di case e l’altro, se non ci sono alberi, fa proprio caldo.
Non sono di molte parole, forse non parlano benissimo francese; meno male che abbiamo una guida locale perché altrimenti non potremmo comunicare con loro.
Abbiamo visitato le loro case: ogni donna ha la sua casa dove vive con i bambini piccoli, quando questi iniziano a crescere vivono in una casa a parte; il marito invece vive in una casa da solo, essendo mussulmani posso avere fino a 4 mogli e i matrimoni vengono combinati dai genitori.
Ci ha fatto piacere venire a visitare i Fulani, abbiamo trascorso del tempo piacevole con loro, abbiamo scattato delle belle fotografie, ma ad un certo punto dobbiamo andare, oggi abbiamo ancora un appuntamento: La danza delle Vergini dei Senoufo.