Siamo in Costa d’Avorio e stamattina ci siamo svegliati nel nostro bellissimo hotel: Hotel Mon Afrik di Bouake; il motivo principale per cui ci troviamo qui a Bouake è per incontrare il popolo Baule che abita in queste terre.
Subito dopo colazione, facciamo check-out e partiamo; peccato perché avremmo fatto volentieri un’altra notte qui, in compagnia del duiker e dei bushbuck che vivono in giardino e in piscina.
Come prima cosa siamo andati a fare un giro al mercato, oggi è lunedì e, dopo il mercato a servizio ridotto della domenica, tutti sono qui a fare compere e le bancarelle sono ricche di merci.
I colori, i profumi, gli odori, l’ospitalità e la curiosità manifestata nei nostri confronti ci divertono e ci fanno amare i mercati africani; la gente è ospitale e ci divertiamo a parlare con loro, magari comprando qualcosa, scattare qualche foto o semplicemente scambiandoci un sorriso.
Dopo il mercato ci siamo recati in un villaggio Baule dove abbiamo assistito alla danza Bo e alla danza Goly.
Non ci sono parole per definire questa esperienza, è stato emozionante ed affascinante assistere a queste danze al ritmo incessante delle zucche ricoperte di semi e conchiglie, dei tamburi e con il suono del corno.
Le maschere sono bellissime e danzano muovendosi velocissime, un’esperienza esaltante, la Costa d’Avorio ci sta piacendo molto e siamo solo all’inizio; durante questo viaggio vedremo altre danze di altre tribù, non vediamo l’ora!
Terminate le danze, salutiamo le persone del villaggio che ci hanno ospitato e poi andiamo; è giunta l’ora di partire verso nord.
Oggi pranzeremo lungo la strada, stamattina ci diamo fatti preparare dei panini in hotel e, quando raggiungiamo la cittadina di Katiola, ci fermiamo per comprare banane, ananas e papaya al mercato locale e, con l’occasione, facciamo un giro tra le bancarelle; i mercati africani sono irresistibili e ci divertiamo troppo scherzare con la popolazione locale.
A due ore di strada da Bouake ci fermiamo al distributore della Total, li accanto c’è un piccolo chiosco, che è chiuso, ma ha comodi tavolini e sedie, sotto una struttura perfetta per ripararci dal sole.
Siamo andati nel negozietto della Total per comprare qualcosa di fresco da bere e poi ci siamo seduti a pranzare mentre la nostra guida ci ha tagliato l’ananas e la papaya, che abbiamo mangiato a fine pasto insieme alle banane; il profumo e il sapore della frutta qui è tutta un’altra cosa rispetto a quella che troviamo da noi, è spettacolare, potrei vivere solo di ananas per tutto il tempo.
Dopo pranzo ripartiamo, abbiamo ancora circa due ore e mezzo di strada.
Poco prima di arrivare a Korhogo, la nostra destinazione di oggi, ci fermiamo a bordo strada; poco lontano c’è la casa di un feticheur Senoufo.
In realtà il termine feticheur racchiude sia la figura del dottore, che cura le malattie, sia quella dello stregone, che prevede il futuro e che protegge dal male; ma per i Senoufo esistono due figure distinte; noi ci troviamo da uno stregone, gli stregoni solitamente vivono al di fuori dei villaggi e, quando le persone hanno bisogno di loro, si recano in visita portando doni e chiedendo aiuto.
Questo stregone ci accoglie dove solitamente riceve i fedeli e ci racconta la sua attività e risponde volentieri alle nostre domande; poco lontano da noi ci sono alcuni sassi e alcune pentole, sembra una cucina, ma non è così; all’interno delle pentole si trovano pozioni e intrugli che utilizzerà all’occorrenza.
All’interno della casa si trova un cortile dove si trova un feticcio su cui è disegnato un serpente; mentre sui muri esterni sono disegnate figure che fanno capire che qui si trova uno stregone.
Proseguiamo verso Korhogo e poco dopo arriviamo, facciamo check-in in hotel e ci riposiamo un pò, ma la giornata di oggi non è ancora terminata: stasera andiamo vedere una danza Senoufo che fa parte del rituale Poro, questa danza è conosciuta anche come la Danza della Pantera.
