Stiamo tornando dal nostro viaggio in Sudafrica e siamo in transito ad Addis Abeba, il nostro volo per Milano parte alle 23,45; restiamo nella lounge di Ethiopian fino all’ultimo momento, tanto abbiamo i controlli e l’imbarco privilegiato e quindi abbiamo tempo.
Passiamo i controlli e aspettiamo che chiamino in nostro volo, mentre aspettiamo chiamano tanti altri voli: Johannesburg (che voglia di tornare indietro!), Tokyo, Seul, Chennai, Toronto, Washington, Vienna, Bruxelles, Singapore, Kuala Lumpur, Nairobi, Kampala, Asmara, Entebbe…in pochi minuti abbiamo fatto il giro del mondo!
In effetti Ethiopian Airlines serve più 100 destinazioni nel mondo e recentemente hanno annunciato anche l’apertura di nuove tratte.
Finalmente chiamano il nostro volo, passiamo il gate e prendiamo il pulmino che ci porta al nostro aereo, questa volta non è il Dreamliner ma un Airbus 777-200.
Prendiamo posto sulle nostre poltrone, voliamo in business class e quella di Ethiopian Airlines è una delle business più comode che abbiamo mai provato.
Ci mettiamo comodi e, mentre completano l’imbarco, ci servono un bicchiere di champagne e noi brindiamo al viaggio appena concluso e ai prossimi viaggi che stiamo già studiando.
Decolliamo in perfetto orario e, appena spengono il segnale delle cinture di sicurezza, recliniamo la poltrona; in pratica è un letto a una piazza.
Non abbiamo voglia di cenare, non abbiamo fame perché abbiamo già cenato nella lounge di Ethiopian Airlines nell’aeroporto di Addis Abeba, quindi ci mettiamo a dormire.
Il volo dura circa 6 ore e noi dormiamo tutto il tempo, d’altronde la poltrona reclinata sembra un vero letto.
Quando ci svegliamo stiamo sorvolando l’Italia centrale e stanno servendo la colazione; alziamo lo schienale quel tanto che basta per mangiare e ci godiamo l’ultima ora di volo in relax.
Atterriamo a Malpensa alle 7,00 del mattino, passiamo i controlli e andiamo a ritirare i nostri bagagli; per fortuna sono arrivati tutti e integri.
Prima di andare a prendere la nostra auto, che ci aspetta al parcheggio, decidiamo di berci un altro caffè.
E’ ufficiale, siamo tornati a casa, ma siamo felici del viaggio che abbiamo fatto, ogni giorno è stata una scoperta incredibile.
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