Siamo sempre nel Parco Nazionale Kruger in Sudafrica, stanotte abbiamo dormito al Crocodile Bridge Rest Camp; inizialmente, è stato un ripiego dormire qui perché, quando abbiamo prenotato, non abbiamo trovato posto al Lower Sabie, in realtà si è rivelato una piacevole sorpresa: il campo è piccolo e tranquillo, ci sono alcuni cottage, le tende e una piccola area al centro dedicata al campeggio, c’è il negozio e il benzinaio ma non c’è il ristorante.
Stamattina partiamo come sempre alle 6:00, usciamo dal gate del campo e imbocchiamo la H 4-2 che si dirige verso nord.
Oggi è stata una spettacolare giornata di safari, quella con gli avvistamenti più importanti fino ad ora, ma non voglio anticipare nulla!
Abbiamo percorso tutta la H 4-2, stamattina non abbiamo visto l’alba, c’era qualche nuvola che poi, per fortuna, si è diradata ed è uscito il sole; al mattino presto gli animali sono molto attivi e, lungo il tragitto, gnu e impala ci attraversano la strada in più punti.
Troviamo anche alcuni elefanti a bordo strada, stanno mangiando, per non dire distruggendo, alcuni cespugli dei quali sembrano essere ghiotti.
Nella boscaglia vediamo anche qualche giraffa, mentre nella savana più aperta avvistiamo tantissime zebre, ci sono anche tanti puledrini, si capisce che sono ancora piccoli, oltre che dalla dimensione, anche dal pelo che è arruffato e fitto.
Ad un certo punto vediamo un facocero con delle zanne enormi, bellissimo.
Arriviamo fino alla deviazione più a nord della S 28, la imbocchiamo e torniamo verso sud, anche questa strada è recensita come una delle migliori di questa zona del Kruger.
In realtà non vediamo molto, solo qualche erbivoro, però ci siamo fermati al capanno di osservazione (hide) che si affaccia su un tratto di fiume; qui abbiamo avvistato diversi uccelli e scattato qualche fotografia.
Successivamente imbocchiamo la S 137 e la S 107, ma entrambe conducono a una pozza che è asciutta, quindi non ci sono tanti animali.
Nella parte più a sud della S 28 avvistiamo diversi uccelli, tra cui l’otarda di Kori (Kori bustard), le gazze averla (magpie shrike), tre bucorvi cafri (Southern ground hornbill) che camminano nell’erba in cerca di cibo, e alcuni avvoltoi grifoni dorsobianco (white backed vulture) appollaiati sui rami secchi di alcuni alberi morti.
Percorriamo nuovamente la H 4-2 verso nord e, presso Vurhami, dove si trova il ponte sul fiume, vediamo una tartaruga leopardo che, molto lentamente, sta attraversando la strada; siamo un po’ preoccupati per la sua sorte visto che qui passano diverse auto, quindi decidiamo di fermarci qui e segnalare alle altre macchine la presenza della tartaruga in strada, così non rischia di essere investita.
Sotto al ponte c’è un branco di elefanti che stanno bevendo dall’unica pozza che è rimasta nel fiume, che scorre qui durante la stagione delle piogge (green season); hanno fatto scappare una cicogna becco a sella (saddle-billed stork), forse fanno un po’ troppa confusione per lei.
Guardiamo per un un po’ di tempo gli elefanti, che bevono da una buca che hanno scavato in precedenza e da dove hanno accesso all’acqua che scorre nel sottosuolo, e poi ripartiamo.
Ad un certo punto una famiglia di facoceri ci attraversa la strada correndo, sono buffi con le code dritte, sembrano delle antenne!
Anche un paio di branchi di elefanti ci attraversano la strada, ci sono anche i cuccioli che corrono per non perdere il passo, sono proprio buffi.
Ad un certo punto la strada costeggia il fiume dove c’è ancora acqua, vediamo sull’altra sponda un branco di elefanti, si capisce che vogliono scendere al fiume ma sono guardinghi, forse temono qualche pericolo, magari un predatore, visto che hanno i cuccioli; un cucciolo corre giù dal dirupo e inizia a bere, a quel punto scendono anche tutti gli altri, c’è chi beve e chi si spruzza con l’acqua, staremmo a guardarli tutto il giorno, ma dobbiamo andare.
Mentre procediamo ci attraversano la strada le zebre e diversi branchi numerosi di impala, inoltre troviamo diverse giraffe a bordo strada cheono sono impegnate a mangiare.
Arriviamo nella zona di Lower Sabie e qui abbiamo l’imbarazzo della scelta della strada da percorrere, optiamo per la H 10, che abbiamo già percorso l’altro giorno ma siamo convinti che possa riservarci di più, ed infatti avevamo ragione!
La strada inizia con il ponte che si vede anche dal Lower Sabie Rest Camp; il fiume Sabie ha l’acqua e quindi qui si possono avvistare diversi uccelli acquatici come le jacane africane (African jacana), i cormorani (cormorant), i martin pescatori (kingfisher) e gli aironi (heron); inoltre in acqua si possono vedere coccodrilli e ippopotami.
Proseguiamo lungo la H 10 e troviamo diversi elefanti, sono vicino alla strada quindi procediamo con cautela per non spaventarsi, ma loro sembrano non curarsi di noi.
Siamo diretti all’area pic-nic di Mlondozi che ha la vista sulla diga, decidiamo di arrivarci percorrendo tutta la S 29.
Dopo nemmeno un km una macchina, che proviene in senso contrario al nostro, ci dice che hanno visto i licaoni; erano sulla strada quando sono arrivati loro, poi si sono messi a camminare nell’erba.
Non ce lo facciamo ripetere due volte e ci precipitiamo dove ci hanno indicato, lì c’è un’altra auto che ci dice di averli seguiti un po’, ma poi hanno lasciato la strada e si sono avventurati nell’erba alta, quando pensiamo di essere arrivati tardi li vediamo sbucare dall’erba e fermarsi su una strada dove però non possiamo andare perché c’è un cartello di divieto di transito…ma vengono loro nella nostra direzione, bravi i nostri licaoni!
Sono quattro, riusciamo a scattare qualche foto mentre si accucciano per riposarsi nell’erba tra una pianta e qualche cespuglio; dopo di che riprendono a camminare nell’erba alta e non li vediamo più, ma li abbiamo visti e siamo felicissimi!
Prima di arrivare all’area pic-nic vediamo anche altri elefanti.
Occupiamo l’ultimo tavolino libero e pranziamo ammirando il panorama e commentando l’incredibile avvistamento dei licaoni; non ci crediamo ancora, non sono animali facili da avvistare poiché hanno un areale molto grande e sono sempre in movimento, quindi serve una buona dose di fortuna.
Dopo pranzo ci godiamo ancora un po’ la vista e poi risaliamo in auto e, percorrendo la S 29, torniamo sulla H 10.
Poco lontano vediamo delle auto ferme e decidiamo di andare a vedere cosa succede: ci sono alcuni leoni tra i cespugli, un po’ lontano dalla strada ma, con i binocoli, li vediamo chiaramente.
Ci sono anche diverse auto dei safari organizzati, due di loro ad un certo punto mettono in moto, fanno retromarcia e partono a velocità sostenuta; noi di safari ne abbiamo fatti tanti e conosciamo bene le guide safari e sappiamo benissimo che, se delle guide lasciano un avvistamento come quello dei leoni, importante ma senza azione, vuol dire che c’è qualcosa di più raro o qualche scena d’azione.
Li inseguiamo immediatamente, siamo gli unici ad aver capito e a seguirli, temiamo che, da un momento all’altro, si infilino in una strada ad accesso vietato dove noi non potremmo entrare, in quel caso addio avvistamento.
Invece imboccano la S 128 e, nonostante sia una strada sterrata, procedono a velocità elevata, noi cerchiamo di stargli dietro senza superare di troppo i limiti di velocità.
Arriviamo e ci sono già quattro auto, tutte da safari organizzati, una guida cerca di indicarci quello che hanno avvistando, ma noi lo abbiamo già visto mentre arrivavamo: ci sono due ghepardi che stanno camminando paralleli alla strada!
Sono bellissimi e illuminati dal sole, hanno un incedere elegante e raffinato, sono meravigliosi.
Camminano un po’, poi si fermano e si guardano attorno, poi riprendono a camminare, poi si fermano di nuovo; stanno cercando sicuramente qualche preda.
Li ammiriamo per un po’, seguendoli man mano che si spostano, scattiamo diverse fotografie e poi decidiamo di andare via, anche perché si sono avventurati in una zona di erba alta e poi non vorremmo infastidirli troppo.
Oggi è stata una giornata davvero meravigliosa per gli avvistamenti: i licaoni, che mai avremmo sperato di vedere nel Kruger, i leoni e i ghepardi, senza dimenticarsi della tartaruga leopardo che non è così comune da vedere.
Facciamo una pausa e andiamo al Lower Sabie Rest Camp a fare la spesa, il loro negozio è più fornito di quello del nostro camping; ci rilassiamo un po’ anche perché fa parecchio caldo, tanto con gli avvistamenti che abbiamo fatto oggi possiamo permettercelo.
Ripartiamo e prendiamo la H 4-1 e ci fermiamo, come oramai è consuetudine, alla Sunset Dam, vediamo il varano che abbiamo già visto l’altro giorno, è quasi sempre qui in giro, avrà una tana da qualche parte.
Sulla sponda opposta alla nostra ci sono tutti gli ippopotami fuori dall’acqua, sono lì tutti sdraiati al sole, sembrano in spiaggia; poco lontano, ma dall’altra parte ci sono tutti i coccodrilli, anche loro distesi al sole.
Procediamo lungo la H 4-1 e avvistiamo cinque leoni sdraiati sulla sabbia in mezzo al fiume, tre dormono profondamente, mentre due si guardano in giro, sono un po’ lontani ma sono comunque bellissimi.
Poco lontano dai leoni, sempre lungo il fiume, vediamo tantissimi bufali, alcuni in acqua altri camminano sulla sabbia, altri ancora si trovano nell’erba; anche che i bufali sono animali che non amiamo particolarmente, la scena decisamente merita.
Proseguiamo e vediamo in lontananza tante macchine ferme, ci chiediamo cosa ci sia, un’auto ci dice che si sono i leoni che si stanno accoppiando proprio a bordo strada; ma oggi è una giornata fortunatissima!
Ci mettiamo in coda, ci sono così tante auto che siamo ai livelli del casello di Melegnano a fine agosto; ma riusciamo a passare e a trovare una posizione un po’ defilata da dove però abbiamo una buona visuale e aspettiamo.
I leoni, quando sono in amore, si accoppiano molto frequentemente, ogni 15/20 minuti per 3 o 4 giorni, quindi basta aver un po’ di pazienza e aspettare.
Il primo accoppiamento lo abbiamo perso perché è arrivata un’auto e si è messa davanti a tutte le altre che, come noi, stavano aspettando; ovviamente in molti si sono arrabbiati, ma che fare, il mondo è pieno di persone così che non si curano degli altri.
Nel mentre i leoni si sono spostati in un punto per noi irraggiungibile, perché ci sono troppe auto, allora ci posizioniamo al di là del cespuglio, scommettendo che sarebbero arrivati da quella parte durante l’accoppiamento successivo.
Infatti vengono proprio dalla nostra parte e riusciamo finalmente a vederli, la nostra è fortuna o sesto senso?
A quel punto decidiamo di andare via e lasciare il posto a qualcun altro.
Da una parte ci da un po’ fastidio vedere i leoni presi così d’assedio da parte delle auto, dall’altra loro sembrano così non curanti, forse perché sono abituati o non percepiscono le auto come un pericolo.
Decidiamo che è ora di fare ritorno verso il nostro camping, oggi non abbiamo fatto molta strada, però abbiamo fatto avvistamenti eccellenti.
Tornando lungo la H 4-1 avvistiamo un falco giocoliere (bateleur) in volo, è molto riconoscibile perché, a causa della sua coda corta, è costretto ad aggiustare sempre il volo con le ali, sembra un funambolo su una fune; inoltre le sue zampe e il suo becco arancioni sono inconfondibili.
Prendiamo la H 4-2 che ci porta al Crocodile Bridge Rest Camp, ma lungo la strada ci guardiamo in giro, magari la nostra fortuna di oggi non si è ancora esaurita.
Avvistiamo altri ippopotami fuori dall’acqua che stanno mangiando, alcune giraffe al fiume, diversi uccelli acquatici, altri ippopotami nel fiume, una aquila urlatrice (African fish eagle) appollaiata su un ramo con una luce spettacolare, diversi bufali, un tragelafo striato (bushbuck), diversi babbuini in strada, i kudu e tantissimi impala, in gruppi molto numerosi, tutti a bordo strada che attraversano sempre all’improvviso.
Arriviamo alla pozza di Vurhami ma stasera sembra non esserci nessuno, ma non siamo molto convinti, quindi prendiamo la strada sterrata che fa il giro seguendo l’ansa del fiume in secca ed eccolo lì un rinoceronte bianco, questa è la degna conclusione di una giornata perfetta!