Il progetto Karoo BioGaps

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Il progetto BigGaps ha come obiettivo quello di colmare le lacune di informazioni sulla biodiversità dell’area del Karoo, in Sudafrica, questo al fine di meglio comprendere il territorio e di conseguenza prendere decisioni sul futuro di questa area.

Il progetto, sostenuto da un consorzio di 20 istituzioni, è partito nel 2016 e avrà una durata di 3 anni, durante i quali sono state compiute e si compiranno ampie indagini sul campo, ma anche un enorme lavoro di digitalizzazione di tutti i documenti cartacei.

Prima del progetto Karoo BioGaps, il Karoo era una delle regioni del Sudafrica meno esplorate, probabilmente a causa delle sue condizioni climatiche e territoriali difficili e della percezione che si trattasse di un ecosistema relativamente povero di specie. 

Tuttavia il Karoo è stato identificato come un’area di sviluppo importante per il Sudafrica e, pertanto, è stato ritenuto essenziale comprendere il più possibile la biodiversità della regione, al fine di contribuire, con più informazioni possibili, al processo decisionale relativo ai piani di sviluppo, come ad esempio in merito alla possibilità o meno di compiere estrazioni di gas o assegnare concessioni minerarie nella zona.

Le informazioni sulle specie, provenienti sia dalla ricerca sul campo attuale che dalle raccolte storiche, aiutano a comprendere quali specie sono diffuse e quali sono molto rare e bisognose di protezione; questo lavoro consente di determinare quali habitat nel Karoo sono più sensibili ai potenziali futuri cambiamenti proposti nell’uso e nello sviluppo del territorio.

Sono ben i 14 gruppi tassonomici che vengono studiati attraverso il Progetto Karoo BioGaps: piante, mammiferi, pesci, uccelli, anfibi, rettili, funghi e nematodi e sei gruppi di invertebrati: api, libellule, cavallette, scorpioni, farfalle e ragni.

Dal 2016 gli studi compiuti nella zona hanno scoperto almeno 15 nuove specie, inoltre è stata studiata la presenza di specie che, in precedenza, si pensava avessero una distribuzione più ristretta, fornendo così stime più accurate delle dimensioni della popolazione di alcuni animali che erano precedentemente venivano considerate rare; sono state fornite anche informazioni utili per gli aggiornamenti tassonomici.

Le nuove specie descritte per la prima volta attraverso questo progetto includono:

·     Due nuove specie di scorpioni

·     Una pianta della famiglia Aloe

·     Sono state trovate alcune nuove specie di ragni a botola (trapdoor spider) appartenenti alle famiglie Nemesiidae e Ctenzidae, oltre a due nuove specie di ragni vagabondi a terra (ground Wandering Spider) appartenenti al genere Megamyrmaekion

·     Tre nuovi nematodi terrestri, volgarmente conosciuti come vermi, che sono importanti indicatori della salute del suolo

·     Due nuove specie di ciprinidi endemici, pesci d’acqua dolce

·     Almeno una nuova specie di Fusarium, un genere di funghi filamentosi importanti per la salute del suolo

·     Potenzialmente diverse nuove specie di cavallette, scoperta ancora da confermare

·     Una nuova specie di rettile è stata confermata e verrà descritta

Il progetto Karoo BioGaps è guidato dal South African National Biodiversity Institute (SANBI) in qualità di istituzione titolare del finanziamento per il consorzio. 

Il Karoo Bio Gaps un progetto del FBIP, Foundational Biodiversity Information Program, un’iniziativa congiunta del Dipartimento di scienze della tecnologia (DST), della National Research Foundation (NRF) e di SANBI.

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