I Datoga sono un popolo sconosciuto alla maggior parte di coloro che si recano in Tanzania, sono pastori semi nomadi, praticano l’agricoltura di sussistenza e sono fabbri.
Le varie vicissitudini e I contasti con le altre popolazioni li ha portati a vivere in una zona molto contenuta nei pressi del lago Eyasi.
Praticano la stregoneria e riti religiosi primitivi, inoltre utilizzano la pratica della scarnificazione per decorare e tatuare il proprio corpo; questo li rende unici e facilmente riconoscibili.
Il Popolo Datoga discende dalle popolazioni, appartenenti al ceppo nilotico, che dall’Etiopia e dal sud del Sudan si sono insediate nel nord della Tanzania oltre 3000 anni fa.
Così come i Masai, con cui condividono molti aspetti della loro vita quotidiana, i Datoga sono una popolazione di pastori semi nomadi che fanno dell’allevamento la loro fonte principale di sostentamento anche se, a differenza dei loro vicini più famosi, nei secoli hanno introdotto la pratica della coltivazione, soprattutto di mais e di miglio.
I Datoga, nella loro vita semi-nomade, alla ricerca dei pascoli migliori per i loro animali, compiono un percorso definito che si ripete ogni anno e che dipende dall’alternanza delle stagioni.
In alcuni momenti dell’anno, quando si spostano da una zona all’altra, arrivano a percorrere fino a 55 chilometri al giorno.
Oggi questa fiera popolazione vive concentrata sulle sponde del lago Eyasi, al confine dell’area in cui vivono gli Hazdabe, un popolo con cui intrecciano scambi commerciali: i Datoga sono infatti abili fabbri e realizzano punte di frecce e altri oggetti che poi barattano con I Datoga in cambio di miele e di pelli di animali.
Una differenza che contraddistingue i Datoga dai vicini Hazdabe è la loro reputazione di feroci guerrieri; i giovani, per poter passare all’età adulta, devono dimostrare di essere abili guerrieri e devono uccidere o un nemico o un animale pericoloso, come ad esempio un buffalo.
I Datoga considerano nemici tutti gli esseri umani che non appartengono alla loro etnia.
Proprio per la loro indole guerriera, la maggior parte dei tanzaniani li conosce con il nome di “Mangati”, una parola che in lingua Masai significa “nemico”.
La lingua parlata dai Datoga è una lingua nilotica meridionale, mentre solo il 5% conosce e parla anche il Kiswahili; questo contribuisce da un lato a preservare le loro tradizioni ma dall’altro ad isolarli sempre di più dal resto della società.
I Datoga sono animisti e praticano la stregoneria, comunicano con gli antenati attraverso un indovino e praticano riti di purificazione da tutto ciò che considerano impuro.
Quello che visivamente rende immediatamente riconoscibili i Datoga è un particolare tatuaggio circolare attorno agli occhi soprattutto delle donne.
La vita, la tradizione e la cultura del popolo Datoga
- L’abbigliamento e le pratiche del body modification dei Datoga
- La storia del popolo Datoga
- L’organizzazione sociale e i villaggi dei Datoga
- I riti e le cerimonie dei Datoga
- L’allevamento e il bestiame nella tradizione dei Datoga