Dopo mesi trascorsi a pianificare e, soprattutto, a sognare questo viaggio, finalmente il momento è arrivato: domani si parte!
La nostra meta questa volta è il nord della Tanzania, la Tanzania è un paese che noi amiamo tanto e che consideriamo una delle mete migliori del continente africano per i safari, data l’elevata concentrazione di animali.
In questo periodo dell’anno siamo in stagione verde, o green season; nei mesi da novembre a metà dicembre c’è stata la stagione delle piccole piogge mentre ad aprile inizierà la stagione delle grandi piogge; nei mesi da metà dicembre a marzo potrebbe fare qualche breve acquazzone, soprattutto durante la notte, che rinverdiscono ancora di più la natura, e poi il cielo tornerà sereno.
E’ un periodo molto bello per fare safari poiché la natura è rigogliosa, molti alberi e cespugli sono in fiore, inoltre sono presenti molti più uccelli poiché, oltre alle specie residenti, sono presenti anche i migratori, che provengono dall’Europa, infine, nel sud del Parco Nazionale di Serengeti e nella Conservation Area di Ngorongoro, si concentrano le mandrie di gnu e zebre della Grande Migrazione, un vero spettacolo della natura.
Visiteremo anche il Parco Nazionale di Tarangire, famoso per i suoi elefanti e per i suoi baobab, il Parco Nazionale del Lago Manyara, che si trova sulle sponde dell’omonimo lago e il Parco Nazionale di Arusha, che si trova non lontano dalla città di Arusha.
Andremo anche nella zona del Lago Eyasi, dove si trovano alcune popolazioni che vivono seguono ancora le loro antiche tradizioni, in particolare andremo a visitare un villaggio dei Datoga e un accampamento degli Hadzabe; attraverseremo infine le terre degli Mbugwe, degli Mbulu o Iraqw e dei Masai.
Visiteremo anche la cittadina di Mto Wa Mbu, che si trova a sud di Arusha e vicino al Parco Nazionale di Tarangire, al Parco Nazionale del Lago Manyara e non lontano dal Cratere di Ngorongoro; in questa zona ci sono diverse piantagioni di riso e soprattutto di banane che si possono visitare, inoltre qui vivono diverse popolazioni, come i Masai e i Makonde, questi ultimi sono abili scultori del legno ed è possibile ammirare i loro manufatti.
Le nostre valigie e le nostre macchine fotografiche sono pronte da giorni e, come noi non vedono l’ora di partire.
Ovviamente nella nostra borsa della macchina fotografica non possono mancare i nostri zoom 100-400 per i safari, un 50 mm fuoco fisso per i ritratti, il nostro obiettivo passe-partout, il 18-200 mm, che si adatta un po’ a tutte le situazioni di scatto, poi i nostri 2 corpi reflex, le Go Pro e la telecamera; per un totale di 13 kg di bagaglio.
Inoltre non possiamo non portare i nostri binocoli, per osservare gli animali durante i safari, e i nostri libri, utili per identificare mammiferi e uccelli, dove teniamo la nostra check list aggiornata degli avvistamenti.
La nostre valigie dell’abbigliamento invece contendono scarpe da trakking, pantaloni lunghi e comodi per la sera e pantaloni corti, sempre comodi, per il giorno; magliette e canottiere, un pile senza maniche e un pile con la manica lunga; tutto in colori tenui che vanno dal beige al verde o al grigio.
In alcune parti come al Parco Nazionale di Tarangire, al Parco Nazionale del Lago Manyara, al Lago Eyasi e a Mto Wa Mbu farà più caldo perché questi si trovano ad un altitudine di 1000 mt s.l.m., mentre nel Cratere di Ngorongoro e nel Parco Nazionale di Serengeti farà più freddo perché si trovano ad altitudini più elevate; quindi dobbiamo portare un po’ di tutto e, in alcune situazioni, ci vestiremo a cipolla, portiamo anche un poncho impermeabile e un costume d bagno, nelle nostre valigie non mancano mai in nessun viaggio.
Siamo quindi pronti a partire, non vediamo l’ora sia domani!