Il nuovo presidente Mnangagwa, succeduto al deposto Robert Mugabe, ha annunciato che lo Zimbabwe non accetterà più di commerciare elefanti vivi e altre specie di animali a rischio di estinzione.
La dichiarazione fa seguito ad un rapporto del Daily News dello Zimbabwe e, soprattutto, dopo la protesta a livello mondiale verificatasi alla fine dello scorso anno, quando lo Zimbabwe si è reso colpevole di aver venduto 34 piccoli elefanti alla Cina.
Il divieto si estende anche a specie in via di estinzione come rinoceronti, leoni e pangolini.
La scellerata politica dell’ex presidente Robert Mugabe, deposto da Mnangagwa con un colpo di stato del novembre 2017, sosteneva che lo Zimbabwe possedeva una popolazione di elefanti di 86.000 mentre il territorio del paese poteva ospitare, a loro parere, solo 54.000 elefanti.
La Tikki Hywood Foundation dello Zimbabwe e la International Anti-Poaching Foundation of Australia hanno recentemente visitato il Presidente Mnangagwa per sollevare le loro preoccupazioni e discutere delle strategie di conservazione.
Mnangagwa ha detto: “Questo è un momento molto significativo nella storia dello Zimbabwe e comprendiamo che abbiamo molto lavoro da fare per garantire la protezione delle nostre risorse naturali. Conservazione e turismo vanno di pari passo e il mio governo si impegna a garantire la sicurezza dei visitatori e a collaborare con i partner per aumentare i nostri sforzi di conservazione per proteggere il nostro mondo naturale “.
Tinahse Farawo, responsabile delle pubbliche relazioni di ZimParks, ha dichiarato: “Come autorità, siamo soddisfatti del sostegno che stiamo ottenendo dal più alto ufficio del paese. Ci assicureremo di utilizzare in modo sostenibile la nostra fauna selvatica a beneficio dei cittadini dello Zimbabwe, in linea con la visione del presidente”.