I riti e la religione degli Herero

herero woman with traditional hat
Gli Herero credono in un essere supremo che chiamano Ndjambi Karunga, è un dio onnipresente ma vive in cielo da dove guarda benevolo il suo popolo.
 
Il dio Ndjambi è colui che benedice gli uomini e la sua caratteristica principale è la gentilezza, gli Herero lo invocano solo per ringraziarlo dei doni che hanno ricevuto, mentre per il resto non deve essere nominato inutilmente; questo forse è un concetto che è stato mutuato dagli insegnamenti e dall’influenza dei missionari europei.
 
Il luogo deputato per rendere omaggio al dio è un santuario sacro, Okuruo, che ha un posto di rilievo all’interno del villaggio, solo il sacerdote ha il permesso di accedere a questo luogo e di eseguire i riti.
 
Così come avviene nella religione Himba, nell’Okuruo si trova il fuoco rituale che simboleggia la vita, la prosperità e la fertilità.
 
Per pregare il loro dio gli Herero hanno bisogno di messaggeri che portino le loro preghiere a Ndjambi, questi messaggeri sono gli antenati che interagiscono con il dio chiedendo aiuto e protezione.
 
Gli antenati hanno un ruolo importante nella vita del popolo Herero, verso di loro le persone mostrano profondo rispetto e in alcuni casi questo rispetto si trasforma in una venerazione e in un culto vero e proprio; si rivolgono agli antenati per la pioggia, la guarigione, la benedizione dei matrimoni e per la rimozione delle maledizioni.
 
Gli Herero credono quindi che gli antenati abbiano il potere di controllare il male invisibile e i poteri demoniaci.
 
Gli antenati hanno anche il potere di punire le persone che compiono alcuni reati come il non rispetto dei costumi tradizionali.
 
Questo spiega il fatto che vengono offerti numerosi sacrifici per placare gli antenati.
 
Per quanto riguarda l’origine dell’uomo gli Herero hanno una leggenda che racconta come il primo uomo, Makuru, sia “nato”, insieme alla moglie, Kamungarunga.
 
Questa leggenda racconta che Makuru e Kamungarunga siano fuoriusciti dalle radici di un albero sacro; questo albero è l’Omumborombonga, il cui nome scientifico è Combretum Imberbe, mentre in inglese è conosciuto come Leadwood che letteralmente significa Albero Piombo; il motivo di questo nome risiede le  fatto che questo legno ha un peso specifico molto elevato che, se immerso in acqua, non gli permette di galleggiare.
 
Gli Herero ritengono che anche i bovini siano nati dalle radici di questo albero, mentre gli animali, così come le altre tribù, siano nati da fiori ordinari e siano strisciati fuori dalla terra.
 
L’albero di Omumborombonga viene quindi venerato come il “padre” della vita e quando gli Herero ne incontrano uno sul loro cammino gli dimostrano la loro reverenza con un mazzo di ramoscelli verdi o di erba che gettano ai sui piedi.
 
Quasi tutte le occasioni più importanti, come il passaggio ad età adulta ed il matrimonio, sono convalidate da cerimonie religiose in cui si invocano gli antenati.
 
Il bestiame è considerato come un dono di dio ed è per quello che nei rituali importanti è spesso presente e vengono spesso sacrificati dei capi, vengono inoltre macellati in occasione di funerali, matrimoni e nascite seguendo rituali ben precisi.
 
In occasione dei funerali vengono sacrificati alcuni capi di bestiame, la macellazione ha un duplice ruolo, da una parte si spargono le interiora dell’animale nella capanna dove si tiene il rituale di morte e del pianto, oltre che nel santuario sacro, per terminare il funerale; dall’altra parte la carne viene mangiata per alleviare il dolore e per ridare serenità; le interiora invece non possono essere consumate.
 
Durante la celebrazione del matrimonio invece lo sposo deve portare al padre della sposa un bue e una pecora come dote.
 
Il giorno del matrimonio gli animali vengono macellati per la festa, la carne viene servita agli invitati mentre il grasso viene raccolto e con esso si ricopre la sposa, questo è rituale contro la sventura.
 
Per le nascite si usa sacrificare un vitello o un agnello solo nel caso venga alla luce un maschio e la carne macellata viene riservata solo alle donne che possono mangiarla.
 
Oggi la società Herero ha perso gran parte delle proprie credenze religiose, molti Herero si sono convertiti al cristianesimo, anche se continuano a combinare il dogma cristiano con il culto degli antenati e con pratiche rituali.
 

La vita, la tradizione e la cultura del popolo Herero

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  • La storia del popolo Herero
  • I riti e la religione del popolo Herero
  • I villaggi Herero
  • Le piante e la medicina tradizionale degli Herero

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