L’ippopotamo è un animale semi-acquatico dalle dimensioni imponenti che si può trovare in tutta l’Africa Sub-Sahariana, ovunque ci sia acqua abbastanza profonda, dove può immergersi durante il giorno, e circondata da praterie, dove può pascolare durante la sera e la notte.
Durante le ore diurne, gli ippopotami trascorrono quasi tutto il loro tempo a crogiolarsi in acque poco profonde, la loro pelle, non ricoperta da peli, è molto sensibile e deve essere mantenuta idratata e protetta per evitare le scottature dovute all’esposizione al sole.
Grazie alla particolare posizione in cui si trovano gli occhi, le orecchie e le narici, esattamente posti sulla sommità della testa, gli ippopotami possono sentire, vedere e respirare mentre quasi la totalità del loro corpo è sott’acqua.
Per evitare la disidratazione e la scottatura della pelle, quando non sono immersi nell’acqua, gli ippopotami secernono una sorta di gel rosa o rossastro che viene prodotto dalle ghiandole che si trovano proprio sottopelle; questa sostanza aiuta a mantenere la pelle morbida ed elastica e la protegge dal sole, una sorta di crema solare naturale.
Gli ippopotami combattono frequentemente, in particolare gli esemplari maschi, e spesso queste lotte lasciano sui loro corpi brutte ferite a volte sanguinanti; la mucosa che secernono ha anche proprietà antibiotiche che aiuta a prevenire le infezioni derivanti dalle ferite.
Quindi gli ippopotami rimangono in acqua durante il giorno per evitare la disidratazione e le scottature, ma la sera, dopo che il caldo sole è tramontato, gli ippopotami escono dall’acqua e trascorrono la notte al pascolo, alla ricerca di erba fresca.
Nonostante il loro peso enorme, gli ippopotami mangiano in media solo 40 chilogrammi di cibo per notte, una quantità molto ridotta se confrontata al loro peso e alla quantità di cibo che invece ingeriscono altri erbivori, come ad esempio gli elefanti.
La vita acquatica e oziosa che conducono permette loro di risparmiare molte energie, spostare la loro enorme massa corporea in acqua necessita meno energia rispetto ad analoghi movimenti in terra.
Gli ippopotami preferiscono cibarsi dell’erba che cresce in prossimità dei fiumi e dei laghi, ma, se costretti dalla siccità, possono allontanarsi dall’acqua e percorrere fino a 10 chilometri ogni giorno in cerca di cibo.
Gli ippopotami pascolano e mangiano solo sulla terra, prediligono erba corta, piccoli germogli e canne verdi, tendono ad evitare le erbe più grossolane che sono più difficili da digerire, strappano l’erba con le loro labbra molto larghe e la masticano con i molari, posti nella parte posteriore della bocca.
Di contro non mangiano mentre sono in acqua poiché, masticando, ingerirebbero infatti troppa acqua.
I lunghi canini e gli incisivi, che continuano a crescere per tutta la vita dell’animale arrivando a misurare fino a 50 centimetri, non hanno nessun ruolo nell’alimentazione dell’ippopotamo, sono utili mezzi di difesa e offesa che vengono utilizzati durante le lotte per l’accoppiamento o per difendersi dai predatori.
Sebbene gli ippopotami trascorrano quasi 16 ore al giorno immersi nell’acqua, non sanno nuotare e non possono nemmeno galleggiare!
I loro corpi sono troppo densi per galleggiare e le loro caratteristiche fisiche non sono adatte al nuoto, si spostano quindi camminano sul fondale di laghi e fiumi mentre tengono le narici fuori dalla superficie dell’acqua per poter respirare.
Gli ippopotami possono anche trattenere il respiro per circa 5 minuti quando sono immersi, ma poi sono costretti a tornare in superfice per respirare.