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L’Etiopia è un paese dell’Africa Orientale e, insieme a Eritrea, Gibuti e Somalia, costituisce il Corno d’Africa, la penisola che si protende nell’Oceano Indiano e rappresenta la parte più orientale dell’intero continente africano.

Il paese confina con l’Eritrea a nord, con il Gibuti e la Somalia ad est, con il Sudan ed il Sud Sudan ad ovest e con il Kenya a sud; l’Etiopia è un paese privo di sbocchi sul mare.

L’Etiopia è il primo paese del continente africano ad essere diventato indipendente, in realtà  non è mai stato realmente colonizzato dalle potenze coloniali europee, se si escludono i cinque anni di occupazione militare italiana, che però non interessarono l’intero paese ma solo alcune città.

Il paese è uno dei primi luoghi al mondo dove si è diffuso il cristianesimo, sembra infatti che questa religione fu portata qui nel IV secolo.

Una delle caratteristiche peculiari del paese è che la sua popolazione è formata da oltre 80 gruppi etnici differenti, che praticano un’incredibile varietà di cerimonie e tradizioni.

La lingua ufficiale dell’Etiopia è l’amarico, una antica lingua di origine semitica, ma nel paese vengono parlate oltre 90 lingue e dialetti, tra le più importanti ci sono: oromonico, somalo, tigrino e sidama.

Il territorio etiope è dominato da due grandi altopiani: l’altopiano etiopico, nella zona occidentale del paese, che si trova ad una altitudine superiore ai 1.500 metri s.l.m. e presenta alcune catene montuose che, in alcuni casi, superano anche i 4.000 metri d’altezza; l’altopiano somalo, nella parte orientale del paese, che si trova ad una altitudine inferiore e digrada progressivamente verso l’Oceano Indiano, qui si trovano ampie vallate.

Gli altopiani presentano un clima generalmente molto più fresco rispetto al resto del paese e ad altre regioni equatoriali; la Rift Valley, che attraversa il paese da nord a sud, divide i due altopiani.

Il resto del paese vede la presenza di bassopiani, savane, foreste tropicali e zone semi-desertiche, questa grande diversità del territorio etiope da origine ad una grande biodiversità ed elevate escursioni termiche tra le differenti zone.

Il punto più basso dell’Etiopia, 155 metri sotto il livello del mare si trova nella Depressione della Dancalia, questo è uno dei luoghi più caldi del continente africano e dell’intero pianeta; il punto più altoinvece è rappresentato dalla vetta Ras Dascian che si trova nella Catena dei Monti Semien e raggiunge i 4.549 metri s.l.m.

In Etiopia sono presenti diversi fiumi, tra questi senza dubbio i più importanti sono il Nilo Azzurro che sorge nel Lago Tana nell’Etiopia nordoccidentale e il Fiume Omo che scorre nel sud del paese, per sfociare nel lago Turkana.

Il Lago Tana è il lago più grande del paese, ma in Etiopia sono presenti molti laghi, alcuni dei quali sono salati o alcalini, in particolare quelli che si trovano lungo la spaccatura della RIft Valley; gli altri laghi più importanti sono il Lago Abaya, il Lago Chamo, il Lago Hawassa e il Lago Langano.

In Etiopia si trovano 9 parchi nazionali e diverse riserve naturaliche proteggono un gran numero di specie endemiche, in particolare il babbuino Gelada, lo stambecco del Siemen, l’alcefalo di Swayne ed il lupo etiope. 

In Etiopia è in vigore il calendario etiope che si basa sul vecchio calendario copto e prevede 12 mesi di 30 giorni l’uno ed un mese di 5 giorni, 6 negli anni bisestili; anche l’ora viene calcolata dall’alba e non dalla mezzanotte quindi viene slittata di 7 ore.

Il caffè è stato scoperto secoli fa proprio in Etiopia e, ancora oggi, è parte integrante della vita sociale e culturale del paese; viene preparato seguendo una vera e propria cerimonia, durante la quale i chicchi di caffè vengono arrostiti sul fuoco, poi vengono macinati e, successivamente, mescolati, a volte con altre spezie, in un vaso di creta: il jebena.

La polvere di caffè viene messa in una caffettiera con l’acqua calda e, dopo qualche minuto, viene versato nelle tazze ed è pronto per essere consumato; l’aroma è molto intenso e la consistenza è piuttosto densa, solitamente viene servito con un piccolo snack.

La cucina etiope è molto buono e l’injera è l’alimento base che accompagna molti piatti.

L’injera è una sorta di crêpe o pancake preparato che con il teff, un cereale simile al grano che cresce negli altipiani dell’Etiopia, il teff viene frantumato e ridotto in farina, mescolato con acqua e lievito e viene lasciato a fermentare per alcuni giorni; le donne lo cucinano su piatti di cottura in argilla grandi e rotondi chiamati mogogos, che vengono posizionati direttamente sul fuoco.

L’injera viene servito con molte pietanze, a volte queste vengono posizionate sopra all’injera; solitamente si tratta di verdure cotte o crude e speziati spezzatini di carne; in Etiopia non si usano le posate ma le mani per mangiare, ma si strappa un pezzo di injera con cui si raccoglie un po’ di cibo e lo si porta alla bocca.

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